Dopo il decreto Cura Italia di marzo, in cui si era disposta la sospensione delle procedure concorsuali per 60 giorni, Fabiana Danone ha annunciato che, nel prossimo decreto, non ci sarà un’ulteriore sospensione dei concorsi pubblici ma saranno introdotte nuove modalità di svolgimento delle prove.
“Ad oggi – ha affermato la Ministra – una procedura concorsuale dura circa 18 mesi, è strutturata in molte prove, è centralizzata e implica che le persone si spostino da tutte le zone di Italia per svolgere le prove a Roma”. Data la situazione, questo tipo di procedura non è più sostenibile. L’intenzione del ministro è, quindi, quella di decentrare le prove sui territori in modo tale che ci siano meno spostamenti possibile.
Inoltre, secondo la Ministra, tutto l’iter di svolgimento della procedura concorsuale dovrebbe essere digitalizzato: dall’iscrizione su un portale online alla prova orale, che potrà essere svolta in videoconferenza.
Attraverso questi accorgimenti, il Ministro spera anche di ridurre le tempistiche dei concorsi pubblici. “Può sembrare una banalità, ma ad oggi le prove vengono ancora svolte con carta e penna e ciò ha un effetto negativo sulle tempistiche della correzione”, ha affermato Fabiana Dadone.
Velocizzare, però, non significa perdere in qualità. Il Ministro, infatti, si augura che la Pubblica Amministrazione di domani selezioni i candidati sulla base di competenze che non siano soltanto nozionistiche: “I dipendenti della PA dovrebbero avere una competenza digitale di un certo tipo ma anche altre competenze trasversali”. Cioè tutte quelle competenze, come la capacità di gestione delle dinamiche di gruppo, che vengono richieste nel Privato ma quasi mai nel settore pubblico.