Con la diffusione del Covid-19 in Italia, non sono pochi i disagi che il virus sta provocando alla popolazione e alla pubblica amministrazione. Tra eventi di ogni genere annullati per limitare al minimo i rischi, anche i concorsi pubblici sono a rischio.
“Per ora sono previste piccole dilazioni nei calendari, prove solo laddove strettamente necessario. – dice il ministro della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, in un’intervista a “Il Messaggero” – Ovviamente dipenderà tutto dall’evoluzione della situazione, sicuramente è inutile e controproducente sminuire i rischi. Per il resto, un riassetto organizzativo delle prove stesse non comporterà grossi disagi”
“Naturalmente – continua la ministra – contiamo di tornare a una situazione di normalità nel più breve tempo possibile. In cantiere, però abbiamo l’implementazione di nuove modalità di svolgimento dei concorsi per ridurne la durata e rendere più snelle le procedure selettive”.
Sospese tutte le procedure concorsuali a carattere nazionale in programma dal 24 febbraio a Roma, nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto e nelle province di Pesaro e Urbino e di Savona, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e in maniera telematica. Non si hanno però ancora notizie sulla durata di tale sospensione.
Ancora attivi invece i concorsi per il personale sanitario, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile. Nelle regioni non coinvolte dall’ordinanza governativa, si procede come stabilito dalle stesse autonomamente, in attesa di indicazioni a livello nazionale.
In caso di sospensione al concorso al quale si era fatta domanda, i candidati riceveranno comunicazioni ufficiali via e-mail oltre che sulla pagina del concorso. Per i concorsi rimasti attivi, il Formez ha comunque condiviso delle misure preventive particolari: