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Sicilia, insegnante muore di malaria dopo viaggio in Africa

Dopo un viaggio all'estero, precisamente in Nigeria, la donna aveva febbre alta e inappetenza. Aveva sottovalutato i sintomi, scambiandoli per una banale influenza.

Al rientro da un viaggio in Africa, la donna avverte inappetenza e febbre alta. Con questi sintomi Loredana Guida, giornalista e insegnante agrigentina di 44 anni, si reca al Pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, ma dopo una lunga attesa decide di fare rientro a casa.

Qualche giorno dopo perde coscienza e viene ricoverata d’urgenza in ospedale, dove i medici effettuano la diagnosi definitiva: malaria maligna o terzana.  Vani gli sforzi e le ricerche dei medici per recuperare da Messina un farmaco specifico. La Prefettura di Agrigento si era mobilitata per chiedere anche l’intervento degli specialisti dell’istituto nazionale per malattie infettive di Roma. La donna è deceduta all’ospedale di Agrigento dopo essere stata ricoverata per una settimana in Rianimazione.

La malaria è una malattia infettiva che costituisce ancora un grande problema sanitario mondiale. È causata da un microrganismo che si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles. Le zanzare infette sono dette “vettori della malaria” e pungono principalmente tra il tramonto e l’alba.

In Italia è scomparsa a partire dagli anni ’50 e i casi di malattia che si verificano ogni anno nel nostro Paese sono legati soprattutto ai turisti che rientrano da Paesi malarici e all’immigrazione da tali Paesi.

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