Si sa, percorrere le strade siciliane, siano esse provinciali o autostrade, è già di per sé una vera e propria odissea. Tra il manto stradale corroso dalle intemperie, controlli e manutenzioni rare e non attente, corsie uniche e conseguenti file interminabili, l’automobilista in Sicilia è costretto ogni giorno a esporsi a pericoli o, quanto meno, disagi più o meno frequenti. Se a tutto ciò si sommano, inoltre, fenomeni curiosi e inspiegabili motori in panne, blackout improvvisi e auto in fiamme, senza che vi sia una ragione apparente, il viaggio dell’orrore è presto che servito. È questo il caso della galleria Tremonzelli, uno dei tunnel che si trovano lungo la A19, l’autostrada che collega Catania e Palermo. Secondo il resoconto di alcuni testimoni, infatti, all’interno della Tremonzelli avverrebbero strani malfunzionamenti alle vetture, sfiorando negli anni anche pericolosi incidenti.
Galleria Tremonzelli: quel tratto “maledetto” della Catania-Palermo
Negli anni la Tremonzelli si è guadagnata l’appellativo di “galleria maledetta” o di “galleria del mistero”. Questo perché, effettivamente, dopo molto tempo e in seguito ai rilievi effettuati da Anas, non si è ancora stati in grado di dare una spiegazione ai curiosi fenomeni che si verificherebbero su questo tratto di autostrada in direzione Catania. Ma quali sono, nello specifico, i misteriosi eventi che avrebbero come filo conduttore quest’area dell’autostrada?
Anzitutto, la galleria Tremonzelli è il tunnel più lungo della A19, l’autostrada Catania-Palermo, e si trova al chilometro 70 in direzione del capoluogo etneo, nella parte più in pendenza del tratto madonita della superstrada. Sembrerebbe che in quest’area non sarebbero rare le anomalie ai motori delle vetture, né altri generi di guasti a prima vista impiegabili e che potrebbero risultare decisamente rischiosi, specialmente ad alte velocità.
In parole povere, sembrerebbero numerosi i casi, accompagnati anche dalle testimonianze di quanti li avrebbero vissuti, che vedrebbero le automobili spegnersi improvvisamente in entrata nel tunnel, per poi riaccendersi “per magia” poco dopo. Sarebbero stati registrati, tra l’altro, anche casi di repentini blackout agli impianti elettrici delle autovetture, o a componenti elettroniche come le radio e le centraline.
Alcuni mezzi avrebbero addirittura preso fuoco improvvisamente, non causando per fortuna vittime o feriti gravi. Nel maggio del 2019, per esempio, un pullman con a bordo una scolaresca sarebbe andato in fiamme in pochi secondi, senza che vi fossero stati apparenti segnali di preavviso, come surriscaldamento del motore o fumo. Semplicemente, attraversando la galleria Tremonzelli, le fiamme sarebbero divampate all’improvviso dal vano motore.
Galleria Tremonzelli: le teorie complottiste e il campo elettromagnetico
Questi strani fenomeni hanno chiaramente dato adito, nel tempo, alle più disparate e fantasiose teorie. Ci sarebbe chi, addirittura, additerebbe la responsabilità dei guasti a presunti “messaggi extraterrestri”, mentre secondo qualche teoria complottista la stravaganza dei fenomeni nella galleria Tremonzelli dipenderebbe dalla presenza in zona di misteriose basi militari. Stando a queste ipotesi, qui verrebbero assemblate armi talmente potenti da mandare in cortocircuito le auto e i dispositivi elettrici nelle vicinanze.
Molto più semplicemente, si è ipotizzato qualche anno fa che l’area fosse compresa all’interno di campi elettromagnetici, che sarebbero la causa dei svariati malfunzionamenti dei veicoli. I rilevamenti effettuati da Arpa, tuttavia, non avrebbero condotto ad alcun risultato significante. Le centraline, collocate all’ingresso della galleria, sia in direzione Catania che verso Palermo, avrebbero per mesi monitorato la zona, senza riscontrare alcuna anomalia.
La soluzione, in conclusione, sarebbe da ricercare nella particolare pendenza di quel tratto di autostrada, un dislivello che si sviluppa per circa dodici chilometri verso Catania, la corsia in cui si sarebbero registrati il maggior numero di incidenti. La strada in salita, sommata alle alte temperature, visto che il picco di incidenti si avrebbe intorno ai mesi estivi, sarebbe la causa dei fenomeni, aiutati, probabilmente, da qualche problema già latente nelle autovetture coinvolte.
Qualunque siano le cause, comunque, l’unico punto certo è che servirebbero, senz’altro, maggiori controlli e una migliore manutenzione non solo della galleria Tremonzelli, ma di tutta la Catania-Palermo, così da garantire ai fruitori la sicurezza e l’efficienza dovute.