Università di Catania

Friday For Future: UNICT si unisce allo sciopero globale per il clima

L'attenzione per l'emergenza climatica è ancora alta. Per questo, in moltissime città italiane, tra cui Catania, il movimento internazionale Friday For Future ha programmato un nuovo sciopero nella giornata di venerdì 29 novembre. Nell'occasione, alunni e studenti protesteranno in piazza, rivendicando azioni atte a prevenire il riscaldamento globale e il cambiamento climatico.
A Catania, così come in molte altre città dello stivale, la data da segnare in agenda è venerdì 29 novembre. Nel corso della giornata, studenti e cittadini scenderanno nuovamente in piazza con striscioni e slogan, per gridare ancora una volta al mondo che l’emergenza climatica non può più essere taciuta e che, il clima dell’intero pianeta va salvaguardato. L’Ateneo di Catania ha inoltre reso noto che si unirà allo sciopero globale per il clima, organizzato anche stavolta da Friday For Future, il movimento internazionale in difesa del clima fondato dalla svedese Greta Thunberg nell’agosto del 2018. 
Ecco le richieste presenti nella Dichiarazione di Emergenza Climatica e approvate dall’Università degli Studi di Catania:
  • riconoscere la massima priorità al contrasto del riscaldamento globale e alla riconversione ecologica verso un modello di sviluppo sostenibile;
  • ravvisare come lesiva del diritto umano al clima qualsiasi iniziativa, pubblica o privata, che ostacoli in qualsiasi modo l’abbandono definitivo della produzione e del consumo energetico fossile;
  • chiedere al Comune di Catania e alle istituzioni di livello superiore di riformulare tutti i propri programmi di politica energetica e ambientale in funzione della prioritaria tutela del diritto umano al clima;
  • favorire e promuovere incontri pubblici di informazione scientifica sul cambiamento climatico;
  • invitare tutte le istituzioni territoriali, a partire dal Comune di Catania, a varare analoghi provvedimenti;
  • fare in modo che l’Ateneo si impegni ad incrementare le azioni intraprese per abbattere l’ impatto ambientale delle attività dell’amministrazione e incentivare la riduzione degli sprechi e del consumo di plastica, in particolare:  stringere accordi con aziende di trasporto pubblico locale ed altri enti (come ERSU, Comune e Regione) per una mobilità sostenibile in città e il potenziamento delle linee di autobus e Metro;
  • potenziare il sistema di raccolta differenziata in tutti i Dipartimenti;
  • istituire una Consulta Ambientale con la funzione di proporre interventi sull’amministrazione dell’Ateneo, ma anche sulla Didattica, la Ricerca e il rapporto con il Territorio, rispettando le competenze dei vari organi, finalizzati a raggiungere gli obiettivi della Dichiarazione di cui alla presente richiesta;
  • compiere una valutazione di impatto ambientale nelle azioni e nei provvedimenti che l’Ateneo adotta, comprese le esternalizzazioni e i servizi appaltati ad altri enti;
  •  prevedere azioni di riqualificazione o mirate alla sostenibilità nelle aree verdi presenti all’interno delle strutture universitarie, o comunque in spazi dell’Ateneo, sviluppate e portate avanti da studenti e volontari;
  •  incentivare l’utilizzo di carta riciclata per le attività svolte all’interno dei locali dell’Ateneo;
    che l’Ateneo aderisca a “The Sustainable Development Goals Accord”, iniziativa di dichiarazione dell’emergenza clim1atica, (www.sdgaccord.org/climateletter), coordinata

    dalla Child and Youth Education Organization – CYEO, come hanno già fatto le Università di Genova, Torino, Padova, Tor vergata, Politecnico e Accademia delle belle Arti di Torino, sottoscrivendo una lettera di intenti con gli impegni che l’Ateneo intende portare avanti.