Domani, venerdì 18 ottobre, uscirà l’ultimo album di Franco Battiato. Sarà presente un brano, l’unico inedito, dal titolo ‘Torneremo ancora’ e darà il nome all’album. Insieme a questo, saranno presenti i più celebri classici di Battiato: ‘L’Animale’, ‘I treni di Tozeur’ e ‘Prospettiva Nevskij’, nella loro versione sinfonica, registrati con la Royal Philharmonic Concert Orchestra.
“Nelle versioni con la Royal Philharmonic Concert Orchestra ho trovato nel suono, nel colore quasi metafisico che si è generato, ulteriori stimoli per scavare più in profondità“, ha detto Battiato. “Da anni ho lavorato sulla conoscenza del mistero insondabile del passaggio – commentando l’inedito – da ‘La porta dello spavento supremo’ a ‘Le nostre anime’ sino al documentario ‘Attraversando il bardo’. Alla presentazione del disco Franco Battiato non c’era, ma ha comunque accompagnato l’uscita del suo ultimo disco con una nota: “Da anni ho lavorato sulla conoscenza del mistero insondabile del passaggio”.
A dare conferma del suo ritiro definitivo Franz Cattini: “Non c’è più nulla nei cassetti. Direi che questo è l’ultimo album di Franco Battiato“, al Corriere della Sera. Sulla sua malattia si sono espressi i molti fan che hanno chiesto, sui social network, di rispettare la privacy del cantante. L’ingegnere del suono Pino “Pinaxa” Pischetola, che collabora con Battiato da 20 anni racconta di come il musicista sia riuscito comunque a lavorare al disco nonostante la malattia: “Rispetto al passato ci sono state due differenze in questo progetto. Franco non è venuto a Londra per la registrazione dell’orchestra e invece che fare i mix finali assieme a me a Milano glieli ho portati da sentire a casa sua a Milo. L’ho visto commosso in quell’occasione”.
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