Mesi dopo l’inizio della distribuzione del reddito di cittadinanza, finalmente si puรฒ parlare di una data d’inizio dei colloqui di lavoro per coloro che lo recepiscono. Infatti, dal prossimo 16 dicembre, chi ha cominciato a ricevere l’aiuto statale tra marzo e giugno si vedrร sottoposta la prima delle tre offerte di lavoro selezionate in base al proprio profilo personale.
Ma cosa accadrร nel frattempo? Attualmente, si รจ in piena “fase 2”: si tratta della convocazione, per quanto riguarda l’Isola, di circa 162.518 utenti che recepiscono il reddito di cittadinanza. Fino al 15 dicembre, i convocati sosterranno un colloquio che avrร per risultato la creazione di un profilo caratterizzato dall’esclusione dal “patto per il lavoro” in certe condizioni (ad esempio, come riportaย La Repubblica,ย la necessitร di essere inseriti in un altro programma come il “patto di inclusione sociale”, eccetera).
Dopodichรฉ, dal 16 dicembre in poi, arriverร il momento di accettare la prima proposta di lavoro oppure di rifiutarla solamente, come precisaย La Repubblica, se il contratto offerto dista oltre 100 chilometri, nel secondo se si trova a piรน di 250 e nel terzo in nessun caso. Fin qui sembra tutto roseo, se non fosse che la Regione avverte che “non รจ detto che il lavoro ci sia”. Si viaggia, infatti, al ritmo di qualche centinaia di proposte di lavoro contro piรน di 160mila richiedenti. Di conseguenza, si avvicina un momento di mediazione difficile tra le centinaia di migliaia di possibili lavoratori usufruenti del reddito di cittadinanza e un’offerta minima, per poche centinaia di persone, messa a disposizione dalla Regione. Non resta che aspettare dicembre, e attendere il risvolto, positivo o negativo che sia, della vicenda.