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Sicilia, scatta la vigilanza armata negli ospedali per limitare le aggressioni

A seguito delle numerose aggressioni subite dal personale medico all'interno degli ospedali, da settembre nel messinese sarà attivo un servizio di vigilanza armata.

Una triste presenza fissa negli ospedali siciliani è quella della violenza contro il personale che si riscontra soprattutto nei Pronto Soccorso. Anche recentemente si è sentito parlare di aggressioni all’interno dei presidi ospedalieri dell’isola: un esempio è quello dell’ospedale Ingrassia di Palermo, luogo dell’aggressione ai medici da parte di alcuni parenti di un paziente deceduto. Mentre è di qualche settimana fa la notizia di un’aggressione avvenuta sempre nel Palermitano, dove dei medici sono stati assaliti dai parenti di un paziente perché credevano che il personale stesse perdendo tempo.

A seguito di tutti questi eventi, negli ospedali del Messinese si è deciso di ricorrere ai ripari, attivando un servizio di vigilanza armata. L’Asp di Messina ha stabilito che la vigilanza h24 avrà inizio dal 16 settembre negli ospedali di Taormina, Barcellona Pozzo di Gotto, Patti e Sant’Agata di Militello proprio per contrastare le aggressioni a personale medico e infermieristico dei presidi ospedalieri. Il servizio sarà affidato alla ditta Ksm fino al 15 ottobre 2019, ma il direttore generale dell’Asp di Messina, Paolo La Paglia, ha reso noto che analizzando il bilancio finanziario esistono dei fondi disponibili per attivare la vigilanza per il resto del 2019.