Come spendono gli italiani e i turisti nel Belpaese il loro tempo libero? E quali sono le città che mostrano un’offerta migliore in merito a svago e impiego del tempo libero? Purtroppo non è possibile dire che la Sicilia spicchi in tali campi. A dispetto delle orde di turisti che l’isola maggiore italiana è sempre pronta ad accogliere, i risultati della classifica pubblicata da Il Sole 24 ore, dimostrano che in Sicilia c’è ancora tanto da fare in quanto a offerta di attività per il tempo libero.
I risultati delle province siciliane
Gli indicatori interessati sono 12 e molto diversi tra loro: si va dall’aspetto naturalistico ai ristoranti, passando per cinema e teatri, analizzando la permanenza media nei luoghi in cui si è ospiti, sport, mostre e densità turistica. Per quanto riguarda le province siciliane, nella classifica generale si trova un blocco composto da Messina, Siracusa, Catania e Palermo le quali occupano le posizioni dalla 75 alla 78 e sono quelle posizionate più in alto tra le province della regione. Seguono Ragusa, all’ottantasettesimo posto, mentre Tapani e Caltanissetta si trovano rispettivamente al 94esimo e al 95esimo posto. Pessimo risultato per Agrigento (105esima posizione) e Enna, che chiude la classifica al 107esimo posto con il peggiore risultato tra le province d’Italia riguardo all’impiego del tempo libero.
Sembrerebbe un paradosso dato l’alto numero di turisti che la regione accoglie, non solo in estate. Tuttavia, la questione analizzata è ben diversa, in quanto si tratta di qualità e varietà dei servizi offerti, campo in cui evidentemente la Sicilia non raggiunge ottimi livelli.
Catania, Palermo e Enna
Nello specifico: Catania ottiene i migliori risultati in offerta di “Cinema e Teatro“, piazzandosi in entrambi i casi nella Top 30. Nota dolente dell’offerta catanese, a dispetto dell’ottima situazione gastronomica della città, è il penultimo posto nell’indicatore per quantità di “Ristoranti e bar”. Il 104esimo posto spetta invece a Catania per gli eventi sportivi organizzati.
Per quanto riguarda Palermo, ottiene un punteggio nella Top 30 per quanto riguarda l’offerta teatrale e la quattordicesima posizione per mostre ed esposizioni. La 104esima e l’ultima posizione in classifica spettano invece al capoluogo siciliano per “Ricettività e natura” e per ” Ristoranti e bar”. Tra le altre siciliane, Enna ha ottenuto punteggi più bassi di 100 in tutte le categorie, ad eccezione del 47esimo posto per l’indicatore “Librerie” e della 90esima posizione ottenuta nella categoria “Sport”.
Il podio
Le trionfatrici della classifica sono tre grandi mete di turismi differenti: Rimini, Firenze e Venezia. Evidentemente non c’è solo mare per la Riviera, musei per la città toscana e romanticismo per una delle città dell’amore italiane. Queste città hanno ottenuto i punteggi più alti nelle varie categorie soprattutto per le loro offerte di tempo libero e di servizi, che siano agriturismi, concerti o la possibilità di sorseggiare uno spritz in totale relax.
Le prime posizioni
Tra le prime classificate per ogni indicatore ci sono però delle sorprese: Crotone si posiziona al primo posto per “Permanenza media nelle strutture”, seguita da Fermo e Vibo Valentia. Bolzano è la regina della categoria naturalistica, mentre Verona per gli spettacoli (nulla di stupefacente se si pensa alla sola offerta annuale dell’Arena di Verona).
La Liguria regna nel campo “Ristoranti e Bar” con le tre province di Savona, La Spezia e Imperia sul podio. Per le altre categorie, Massa-Carrara è la prima per le librerie, Ascoli-Piceno per il cinema e Trieste per il teatro, Venezia per la categoria “Concerti” e Aosta per le mostre, mentre Prato è la prima nella categoria dello sport.