Non si ferma l’attività eruttiva sull’Etna, dopo l’attività esplosiva registrata in prossimità del Nuovo Cratere di Sud-Est iniziata in data 14 luglio. Lo rende noto la pagina Facebook dedicata ai vulcani dell’Istituto Nazionale Geologia e Vulcanologia, attraverso due post pubblicati nel pomeriggio della giornata di ieri.
“Le osservazioni effettuate mediante le telecamere di sorveglianza poste a quota 400 m s.l.m. – si legge all’interno del post meno recente –, e da personale INGV presente sul terreno, indicano che l’attività esplosiva ed i trabocchi lavici dalla terrazza craterica continuano. Nel corso della notte e della mattina odierna, la presenza di copertura nuvolosa in zona sommitale ha limitato le osservazioni dell’attività vulcanica con le telecamere di quota 400 m s.l.m.
Relativamente all’attività esplosiva, alle ore 19:09 UTC (21:09 locali) di ieri si è verificata una esplosione particolarmente intensa prodotta dall’area craterica Centro-Sud. Nelle ore successive, e fino al momento del presente comunicato, l’attività esplosiva è meno intensa rispetto agli ultimi giorni.
Per quanto riguarda l’attività effusiva, non ci sono stati altri trabocchi dall’area craterica Nord dopo quello della sera del 14 luglio. Invece, i flussi lavici tracimati dall’area Centro-Sud della terrazza craterica continuano ad essere alimentati e i fronti si mantengono sul settore alto della Sciara del Fuoco. Continua anche il franamento di materiale caldo dai fronti fino alla linea di costa.
Per quanto riguarda l’attività sismica, nelle ultime 24 ore si segnala che dalla tarda serata di ieri l’ampiezza media degli eventi esplosivi è ritornata su valori comparabili a quelli osservati antecedentemente alla variazione segnalata nel Comunicato aggiornamento Stromboli N. 16. L’ampiezza media del tremore non mostra variazioni significative rispetto a quanto comunicato precedentemente.
Le immagini qui sotto sono state registrate dalla telecamera di sorveglianza visiva a quota 400 m sull’orlo settentrionale della Sciara del Fuoco. La prima immagine mostra la forte esplosione delle ore 19:09 UTC, mentre nella seconda immagine l’attività esplosiva è molto ridotta ma continua l’attività effusiva (bagliori visibili a destra); in alto a sinistra si vede la luna quasi piena”.
A stretto giro di posta, l’INGVvulcani ha poi pubblicato un ulteriore aggiornamento, rendendo noti ulteriori dettagli circa l’attività esplosiva dell’Etna.
“Molte esplosioni lanciano modeste quantità di materiale incandescente e tutte producono piccoli sbuffi di cenere. Non si nota alcuna tendenza chiara in questa attività – si legge nel secondo post –, né in aumento né in diminuzione, e l’ampiezza del tremore vulcanico si attesta su livelli medi-bassi.
La prima immagine è stata registrata dalla telecamera di sorveglianza visiva ad alta sensibilità sulla Montagnola (EMOH) e mostra un’esplosione stromboliana alle prime luci del giorno di oggi; la seconda foto mostra un’emissione di cenere nel mattino ed è stata scattata da Tremestieri Etneo”, concludono dall’osservatorio, riportando le due immagini di riferimento.