Da 66 a 80. Aumenta così il numero degli indagati nel contesto dell’Università “bandita”, l’indagine seguita dalla Procura di Catania. Tra questi nomi, quello che salta subito all’occhio è quello dell’ex sindaco Enzo Bianco. Si aggiungono, inoltre, l’ex assessore comunale alla Cultura, Orazio Licandro, ordinario del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania e la professoressa Marina Paino, direttrice del Disum.
I nomi degli altri indagati, resi noti da La Sicilia, sono: Valerio Pirronello, direttore in pensione del Dipartimento di Fisica e astronomia, Luigi Caranti, ordinario di Filosofia politica nel Dipartimento di Scienze politiche e sociali, Caterina Cirelli, ordinario di Geografia economico politica nel Dipartimento di Economia e impresa, Rosa Alba Miraglia, ordinario di Economia aziendale nel Dipartimento di Economia e impresa, Giovanni Pennisi, ordinario di Scienze tecniche mediche applicate del Dipartimento di Chirurgia generale e specialità medico chirurgiche, Santo Burgio, associato di Storia della filosofia e presidente della Struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere dell’Ateneo, Margherita Ferrante, associato di Igiene generale e applicata nel Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate, Venera Ferrito, associato del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali, Gianpietro Giusso del Galdo, associato del Dipartimento di Botanica (e responsabile scientifico dell’Orto botanico di Catania), Giuseppe Musumeci, associato di Anatomia nel Dipartimento di Scienze biomediche biotecnologiche, infine Salvatore Torre, associato di Geografia.
Concorsi truccati non solo Catania: i nomi di tutti i docenti indagati