Nuovi provvedimenti per disciplinare l’istruzione e la formazione in Sicilia, in maniera da assicurare pienamente il diritto allo studio: in questa direzione il disegno di legge approvato ieri dall’Ars a Palermo. Importanti le novità previste dalla nuova norma, che, tra le altre cose, si adeguerà alle norme nazionali, istituendo il prestito d’onore per gli studenti e regolando l’utilizzo dei servizi di trasporto, favorendo soprattutto gli studenti con disabilità o in precarie condizioni socio-economiche.
Uno dei primi aspetti su cui agirà la nuova legge sul diritto allo studio è quello legato ai trasporti: per quelli pubblici, infatti, la Regione prevede di aumentare i fondi a disposizione fino al 30%, oltre a garantirli a titolo gratuito per gli studenti che rientrano in condizioni di disagio socio-economico; prevista, infine, la fruizione gratuita del trasporto pubblico per tutte le città che ospitano sedi universitarie. Proprio perché la priorità è tutelare il diritto allo studio per gli studenti in difficoltà economiche, il testo regionale prevede anche la possibilità di richiedere un “prestito d’onore”, erogato dall’ERSU, andando così incontro alle loro esigenze per il mantenimento degli studi.
Il prestito d’onore sarà previsto anche per gli studenti universitari che si distinguono per merito. Un altro tassello importante sarà l’insediamento di una Consulta regionale per il diritto allo studio, cui si aggiungerà anche un’Anagrafe scolastica regionale per gli studenti siciliani. Rientrano all’interno del provvedimento altri incentivi: dalle borse di studio all’incremento delle attività volte al perfezionamento linguistico, dal prolungamento del tempo scolastico fino ad una maggiore attenzione ai servizi scolastici per gli alunni disabili, senza escludere anche la valorizzazione dei plessi scolastici presenti nelle isole minori.
Con la nuova legge, inoltre, più valorizzazione anche allo sport: sarà favorito lo sviluppo delle attività anche a livello agonistico, segno tangibile di aggregazione tra gli studenti. E proprio per questo, anche per i docenti si prevede il potenziamento con corsi di formazione inerenti i temi socialmente più attuali e pregnanti, supportando le attività di scambio interculturale contro ogni forma di isolamento e discriminazione.
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