In seguito al successo dell’iniziativa organizzata lo scorso anno, l’assessorato all’Istruzione e alla Formazione della Regione Sicilia ha deciso di stanziare nuovi fondi per gli apprendistati di primo livello. A partire dal 27 maggio fino al 13 settembre, quindi, i licei e gli istituti professionali pubblici o paritari potranno fare richiesta per partecipare alla formazione del nuovo catalogo dell’offerta formativa di apprendistato.
I due milioni di dotazione andranno così ad agevolare i ragazzi tra i 15 e i 25 anni nella scelta del percorso professionale più adatto. Il percorso formativo sarà finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale, di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un diploma professionale che possano garantire ai ragazzi una possibilità di impiego.
L’iniziativa si fonda su un nuovo modello di istruzione, che coniuga formazione e lavoro in sinergia con le aziende del territorio. In tal modo si crea un legame concreto tra il mondo scolastico e quello del lavoro, migliorando le opportunità di occupazione dei giovani. Non a caso tra luglio 2018 e marzo 2019 sono stati stipulati circa 440 contratti di apprendistato di primo livello, mentre l’intenzione è quella di raddoppiarne il numero entro il prossimo anno.
I settori che hanno meglio risposto a questa sperimentazione sono stati, inutile dirlo, quello alberghiero e della ristorazione (24%) in primis e, in secondo luogo, quello manifatturiero (17%). Quest’ultimo ha fatto registrare il maggior numero di contratti di apprendistato, specialmente a giovani di 18 anni. La città che si è distinta per il maggior numero di apprendisti è stata Palermo, con il 56%, seguita da Catania (17%).
Con il bando 2019 si punta, quindi, ad incentivare le aziende a rafforzare il proprio impegno, impiegando sempre più apprendisti. Gli istituti scolastici, invece, con il “buon apprendistato” potranno ricevere un contributo economico fio a 10mila euro, utili a coprire i costi di trasporto, vitto e alloggio, formazione esterna degli alunni e tutoraggio formativo e accompagnamento al lavoro. Al tutor, invece, sarà corrisposto un contributo fino a 3mila euro.