Saranno 1,1 milioni quelli previsti dal progetto, finanziato dal Mibac e co-finanziato dalla regione Sicilia, volto a mettere in risalto le città tardo barocche del Val di Noto, Siracusa, le Necropoli rupestri di Pantalica, Villa Romana del Casale di Piazza Armerina.
Il progetto è stato discusso negli scorsi giorni nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio a Noto. Tra le azioni previste ci sono la revisione e l’adeguamento dei piani di gestione, la sistematizzazione delle conoscenze del patrimonio dei Siti Unesco in Val di Noto, Villa Romana del Casale e Siracusa, Necropoli di Pantalica e istituzione del relativo archivio unico, la progettazione ed attuazione della comunicazione dedicata, interventi sulla cartellonistica, diffusione della conoscenza del patrimonio Unesco all’interno delle comunità locali e per i visitatori.
L’obiettivo, dunque, sarà quello di incrementare la qualità dell’offerta culturale e turistica dei siti interessati, e farlo non soltanto per i turisti ma anche per le comunità locali “per avviare in concreto quelle attività di gestione e valorizzazione dei territori previste nei singoli Piani di gestione dei siti”.
“E’ un avvio storico – ha sottolineato il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, presente all’incontro insieme ai sindaci degli altri 12 comuni coinvolti – una tappa importante perché vede la collaborazione di tre siti del Sud Est Patrimonio Unesco”.