Il blu dell’oceano divide due statue, due simboli, molto diversi tra loro: la Statua della Libertà, l’antica porta degli Stati Uniti, e il leone emblema dei balconi di Palazzo Nicolaci, un simbolo che facilmente viene associato a Noto e alla sua infiorata. Sono proprio i fiori a fare da ponte tra questi due mondi distanti, in un manifesto che omaggia generazioni di siciliani emigrati.
“Vieni ca ti cuntu”, le storie di siciliani che hanno lasciato la loro terra in cerca di un futuro migliore, quei siciliani che quest’anno saranno protagonisti dell’Infiorata, ormai giunta alla 40° edizione che si svolgerà dal 17 al 19 maggio. Come non approfittare del tema per portare la manifestazione anche negli Stati Uniti? Accadrà con una presentazione il 4 aprile, presso il Consolato Generale d’Italia a New York.
Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, definisce l’Infiorata di via Nicolaci un’espressione di bellezza che ha reso la Sicilia (e in particolar modo la città) riconoscibile in tutto il mondo. “Con la nuova edizione – ha affermato Bonfanti – ci piace immaginare che possa offrire un contributo per riportare a casa la sicilianità presente nel Mondo”.