Da oggi e fino al 31 marzo sarร possibile fare domanda online o mettersi in fila per ottenere il reddito di cittadinanza ad aprile, la misura di inclusione sociale fortemente voluta dal governo per aiutare famiglie e individui in difficoltร a trovare un lavoro.
Entro il 30 aprile tutti i beneficiari dovrebbero vedersi caricati sulla card i primi soldi garantiti dal reddito, importo variabile a seconda dei requisiti del richiedente. Il beneficio per una persona sola ha un tetto massimo di 780 euro, di cui 280 sono un contributo mensile per lโaffitto. Per le famiglie, il beneficio sale fino a 1330 euro.
Gli acquisti che possono essere portati a termine attraverso il sussidio governativo, tuttavia, sono limitati, nonostante il Ministero del Lavoro si ponga come obiettivo quello di aumentare le categorie di beni acquistabili. In particolare, al momento si potranno acquistare solo i beni alimentari, pagare le bollette di luce e gas e fare spese in farmacie con lo sconto del 5%, cosรฌ come previsto per la vecchia carta acquisti; ma, a differenza di questโultima, ogni mese si potranno ritirare fino a 100 euro da qualsiasi bancomat e si potrร effettuare il bonifico per il pagamento dellโaffitto o del mutuo.
La platea dei beneficiari, tuttavia, รจ stretta e varia a seconda della campana che si ascolta. Secondo le stime governative, a poter usufruire del nuovo sostegno contro povertร e disoccupazione, saranno 1,3 milioni di famiglie, ma per lโIstat, nei fatti, nel 47,9% dei casi la card andrร ai single. Le coppie con figli minorenni, sempre secondo i modelli dellโIstituto di statistica, sono 257 mila, solo il 19,6% delle famiglie beneficiarie.
Quanto alla nazionalitร dei beneficiari, i nuclei familiari composti da soli cittadini italiani sono un milione 56 mila, circa lโ81% del totale delle famiglie beneficiarie, mentre quelli formati da soli stranieri, cittadini dellโUe ed extra-comunitari, sono 150 mila (11,5%). Di queste ultime, quelle di soli cittadini extra-comunitari sono 95 mila (7,3%).
Infine, su una platea di circa 2,7 milioni di individui, circa un terzo del totale avrร lโobbligo di sottoscrivere il Patto per il Lavoro, vale a dire circa 900 mila beneficiari. Di questi, circa 600 mila hanno la licenza media o nessun titolo di studio.