Attualità

Università, una borsa di studio in memoria di Antonio Megalizzi

Finanziata dall'Università di Pisa, una borsa di ricerca in memoria di Antonio Megalizzi, l'italiano rimasto coinvolto nell'attentato di Strasburgo. Nel frattempo, Europhonica riaccende i suoi microfoni per continuare a raccontare l'Europa.

L’Università di Pisa dedica una borsa di studio ad Antonio Megalizzi, il giovane italiano che lo scorso 11 dicembre 2018 è rimasto vittima dell’attentato ai mercatini di Natale di Strasburgo, per mano del terrorista Chérif Chekatt. Studente dell’Università di Trento e speaker radiofonico con una forte passione per l’attualità e la politica, Megalizzi si trovava in Francia per conto di Europhonica, un format indirizzato ai più giovani per far conoscere l’Europa in maniera semplice e accessibile a tutti.

Tramite la sua Fondazione Premi, borse di studio e provvidenze, l’ateneo pisano ha così deciso di finanziare una borsa di ricerca, a due mesi dalla morte del giovane, lanciando un messaggio simbolico importante e all’insegna della solidarietà. Come si apprende da una nota diffusa dalla stessa università, la borsa avrà una durata semestrale e l’importo sarà pari a 8 mila euro. L’obiettivo, oltre a onorare la memoria di Megalizzi, sarà quello di approfondire alcune tematiche legate ai nuovi modelli di giornalismo per parlare proprio di Unione Europea.

“L’idea della borsa di ricerca è nata dagli studenti della nostra web radio che negli anni hanno avuto la possibilità di far parte della redazione di Europhonica e lavorare fianco a fianco con Antonio Megalizzi — ha spiegato la prorettrice vicaria e presidente della Fondazione Nicoletta De Francesco —. Siamo convinti che questo tipo di iniziativa possa essere il modo migliore per ricordare il giovane studente e il suo impegno in radio, dove lavorava per comunicare non solo un’istituzione, ma una vera e propria idea: quella dell’Europa unita, al di là delle convinzioni politiche”.

Un gesto importante quello dell’Università di Pisa che non è il solo e che si aggiunge ad altre importanti iniziative nella stessa direzione. Proprio nella giornata di ieri,  lo studio radiofonico del Parlamento di Strasburgo è stato intitolato ad Antonio e al collega polacco Bartosz Orent-Niedzielski, anch’esso rimasto coinvolto nell’attentato. Lo studio è stato inaugurato proprio dal Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani alla presenza di alcuni membri delle famiglie dei due giovani e di alcuni colleghi presenti il giorno dell’attacco terroristico.

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Anche l’Università di Verona, qualche settimana fa, aveva fatto sapere di voler intitolare un’aula studio ad Antonio Megalizzi per ricordare l’impegno e la passione del giovane. Nel frattempo, dopo due mesi di silenzio nel rispetto dei colleghi, i microfoni di Europhonica si sono finalmente riaccesi per tornare, con lo spirito di sempre, a raccontare l’Europa, forti del ricordo e dell’esempio degli amici scomparsi.

“Come redazione continueremo a fare quello che ci riesce meglio e in cui crediamo: raccontare la nostra Europa in nome dei principi che ci guidano fin dall’inizio e, su tutti, la volontà di fare informazione con serietà, obiettività e curiosità — si legge nella pagina Facebook del format —. Il mese appena trascorso non è stato facile e mai si potrà cancellare ma l’unica certezza che abbiamo è che vogliamo portare avanti i sogni dei nostri colleghi Antonio e Bartek, i sogni di tutti noi”.

A proposito dell'autore

Antonietta Bivona

Giornalista pubblicista e direttrice responsabile della testata giornalistica LiveUnict. Dopo un dottorato conseguito presso l'Università degli Studi di Catania, è ricercatrice in lingua e letteratura francese. Insegna nei corsi di laurea triennale e magistrale del Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione dell'Università degli Studi di Enna.

📧 a.bivona@liveunict.com