Con la nuova manovra approvata dal Parlamento, si desidera assumere nuovi giovani ricercatori: ad annunciarlo è Marco Bussetti, ministro dell’Istruzione.
Si tratterebbe di una misura non caratterizzata da tagli e restrizioni, ma volta ad aumentare le assunzioni nel segno della meritocrazia: l’obiettivo è quello di dar lavoro a più di mille giovani ricercatori, facendo in modo che le eccellenze delle università italiane vengano conosciute e premiate anche all’estero.
“Non ci sono tagli, ma misure concrete e puntuali — annuncia Bussetti a docenti e studenti dell’Università di Chieti — grazie al decreto sui punti organico tornano a crescere le assunzioni nelle Università. Assumeremo 1500 nuovi ricercatori di tipo B e le imprese saranno incentivate ad assumere laureati con 110 e lode e dottori di ricerca. Abbiamo ragionato pensando ai giovani”.
Secondo gli ideatori della manovra, i buoni propositi citati si trasformeranno in realtà concrete grazie a nuovi finanziamenti e non solo.
“Abbiamo aumentato le risorse del Fondo di finanziamento ordinario universitario e distribuito maggiori risorse agli Enti di Ricerca. Abbiamo aumentato le borse di specializzazione di medicina e continueremo ad allargare la platea dei posti d’accesso ai corsi di laurea a numero chiuso — continua il ministro dell’Istruzione —.Vogliamo favorire l’espansione del sistema universitario italiano all’estero, in Europa e nei Paesi extraeuropei.
L’idea è quella di una diplomazia della ricerca: portare là le nostre Università per generare maggiori possibilità di sviluppo e di integrazione tra imprese e sistema universitario. Abbiamo inoltre in programma la creazione di una Fiera dei Brevetti, per far conoscere a livello internazionale la qualità eccelsa del nostro Paese. La ricerca italiana deve essere valorizzata e trasformata in valore economico e benessere collettivo”.