Già da qualche giorno sono partiti i festeggiamenti in onore della Santa Patrona di Catania: tra iniziative sparse per tutta la città, ci si prepara di giorno in giorno a accogliere la Sant’Agata. E, naturalmente, non può non mancare per le vie della provincia etnea la classica “annacata” dei tradizionali cerei votivi dedicati a Sant’Agata: le candelore, infatti, hanno già cominciato i loro giri, portando musica e allegria ovunque nella città.
Ma la festa non sarà solamente in città: una delle candelore si spingerà per la seconda volta oltre il territorio della provincia etnea, raggiungendo Sant’Agata Li Battiati, comune di circa 10.000 abitanti. Il prossimo 31 gennaio verso le ore 9 la candelora votiva del Villaggio Sant’Agata arriverà festante al Palazzo Comunale in Via Bellini, alla presenza dei bambini delle scuole e delle autorità Civili e Religiose, e vi rimarrà fino al successivo rientro serale a Catania.
Il Cereo Villaggio Sant’Agata, fino al 2018 il più giovane tra le candelore (dalla scorsa festività, infatti, è stato ammesso il cereo dei Mastri Artigiani della Parrocchia Maria Santissima Assunta e dal 2021 potrebbe andare in processione l’ancora inesistente cereo votivo dei Devoti), è stato inaugurato nel 2010 ed è andato per la prima volta in processione Agatina nel 2012.
Già negli anni ’80 venne costruita una piccola candelora che festeggiava nell’omonimo quartiere e, riprogettato nel 2007, il cereo è stato scolpito dalla ditta Scirè di Emanuele Branchitta e assemblato dal fratello Eliseo. È alto, con il mazzo di fiori in cima, quasi 4,90 metri con un peso che arriva a circa 600 kg, portato tra le vie della città da ben otto persone. Alla base del cereo vi sono quattro basamenti con teste di leone, mentre le statue dei santi e le scene del martirio di Agata sono state realizzate dalla illustre ditta Ferdinand Stuflesse di Ortisei.