I servizi di streaming online hanno reso più facile la ricerca di contenuti da guardare la sera, magari in un momento di pausa o di noia. Su quella schermata, con locandine e titoli a fare da unica discriminante per la nostra scelta, tutte le serie tv e i film sono uguale: li si può odiare o amare senza distinzioni, per poi si passa direttamente al prossimo titolo.
In certi casi non noteremmo nemmeno la vera età di un prodotto se non per alcuni elementi impossibili da ignorare: riprese in 4:3, tecnologia antiquata, la presenza di edifici che non esistevano all’epoca o non esistono più oggi (basti pensare allo skyline di New York). Sono prodotti immortali, degli evergreen. Ma che vi piaccia o no, il tempo passa per tutti e molti dei vostri programmi o film preferiti quest’anno compiranno 20 anni. Ecco alcuni esempi che vi faranno correre allo specchio in cerca di rughe e capelli bianchi.
The Matrix
Una trilogia che ha tutto: azione, realtà virtuale, CGI, arti marziali e Keanu Reeves. Uscito nelle sale italiane il 7 maggio 1999, regalata al mondo dai fratelli Wachowski (oggi Lana e Lilly Wachowski). Questo significa che mentre alcuni di voi erano grandi abbastanza da poter guardare la pellicola al cinema, la maggior parte delle matricole non erano ancora nate (o avevano pochi mesi di vita).
Angel
Tutti conoscono Buffy. Tutti amano Buffy in quanto meraviglioso esempio di come trash e trame ben costruite possano convivere (entro certi limiti). È molto probabile che chi abbia deciso di recuperare il telefilm solo di recente non abbia mai capito che fine abbia fatto Angel. Nel 1999 andava per la prima volta in onda la serie spin-off dedicata al vampiro dal cuore tenero. La serie, finita nel dimenticatoio, risponde alla domanda fondamentale “cos’ha fatto David Boreanaz dopo Buffy ma comunque prima di finire in Bones?”
10 cose che odio di te
È sempre l’anno delle commedie romantiche, ma ogni decade ne ha una che prevale sulle altre. È il caso di “10 cose che odio di te”, con un giovanissimo Heath Ledger dall’animo ribelle cerca di far innamorare di sé una compagna di scuola tutta d’un pezzo. Liberamente ispirato a una poesia presente ne La bisbetica domata di William Shakespeare, il film rappresenta ancora un punto di riferimento per gli amanti del genere a vent’anni di distanza.
Futurama
Ricordate il 31 dicembre del 1999, quando la gente si preparava all’imminente catastrofe del Millennium Bug con lo stesso spirito di chi si preparava all’arrivo dell’anno 1000? Philip J. Fry ha portato con sé il ricordo di quella data particolare fino all’anno 3000. Con un punto di partenza tanto specifico, mentiremmo a noi stessi se dicessimo di non esserci accorti della 20esima candelina sulla torta dell’equipaggio della Planet Express. Il lato positivo è che non si prevedono invasioni aliene prima del 2300 circa.
Il sesto senso
Sì, “vedo la gente morta”, l’abbiamo già sentito. Molte volte a partire dal 1999, quando il film di M. Night Shyamalan con il suo incredibile colpo di scena ha fatto la storia con uno degli incassi più alti di tutti i tempi per un film horror (672,8 milioni di dollari al botteghino). Da 20 anni i buontemponi di tutto il mondo si divertono a fissare al buio amici e parenti e pronunciare la famosa frase – nulla da temere, purché non si abbia l’aspetto di Bruce Willis, capelli compresi.
I Griffin
“L’imitazione della famiglia più famosa d’America” dovrebbe prepararsi a partecipare alla cerimonia di laurea di Stewie se il tempo nelle serie animate scorresse come per i comuni mortali. Beh, parte della famiglia: siamo tutti abbastanza grandi da sapere che Peter non ha una grande aspettativa di vita. Oggi i Griffin sono entrati nell’Olimpo dell’animazione, riuscendo persino a superare per gradimento i loro lontani cugini dalla pelle gialla. Il trucco è perseverare… e inserire quante più gag sul vomito possibile.