Dopo 7 giorni ricchi di innovazione, incontri, workshop, speaker di altissimo livello in ambito nazionale ed internazionale si conclude la prima Startup Week del Sud Italia che ha visto susseguirsi 2 eventi di formazione, 5 giorni di incontri gratuiti itineranti in tutta la città per altrettante tematiche, seguiti da un Weekend di 54 ore d’innovazione ininterrotte. Sono stati più di 30 gli speaker intervenuti, 16 i mentors, 10 le idee di business selezionate e 1 il team vincitore: il tutto è stato realizzato da un team organizzativo di giovani volontari che, divisi in 9 team e in 3 mesi di lavoro, hanno portato a Catania un nuovo tipo di esperienza
I due eventi, promossi da Google For Entrepreneurs e da Techstars, un network internazionale di volontari e imprenditori che fanno parte della community globale di Startup Weekend, hanno condotto i partecipanti alla scoperta di nuovi mindset imprenditoriali, mentre partner e sponsor hanno fornito un supporto di alto livello, garantendo agli organizzatori la professionalità e le competenze di esperti del settore, oltre agli strumenti per sostenere gli imprenditori che vogliono costruire un’azienda di successo partendo da un’idea di business. Scegliere le idee di business vincitrici è stato arduo per i giudici, ma alla fine in cima al podio sono saliti i ragazzi di Wepair app che permette di riparare la propria auto a seconda delle necessità e del modello, connettendo l’utente con meccanici specializzati nelle vicinanze.
Al secondo posto, NTC – No Time for Cancer si propone di creare un’app che metta in contatto il paziente con strutture adeguate, fornendogli le esperienze di vita di altre persone che sono state colpite dalla stessa problematica, dando la possibilità di prenotare visite e conoscere tutte le varie cure da seguire. Il terzo posto è andato a STAR ME UP, progetto che mette in contatto make up artisti con clienti, allo scopo di fornire loro consulenze online o di prenotare da mobile una seduta privata. Nota di merito e premio speciale ad UNIC, il cui scopo è la creazione di un progetto di ‘sharing economy’ per attrezzature poco utilizzate ma possibilmente redditizie se affittate ad utenti interessati.