Si è appena concluso all’Università degli Studi di Catania il percorso per l’acquisizione dei 24 CFU in discipline antro-psico-pedagogiche, utile per accedere al concorso per l’insegnamento: sono stati moltissimi gli studenti e i laureati che hanno frequentato i corsi creati ad hoc e che, tra luglio e i primi di ottobre, hanno sostenuto gli esami.
Tuttavia, ci sono studenti che non hanno potuto prendere parte al percorso formativo in questione, come ad esempio tutti coloro che quest’anno si sono iscritti al secondo anno di magistrale e che prima non avevano i requisiti per accedervi. E tanti, in questi giorni, si stanno chiedendo se esiste un modo per conseguire questi crediti in vista del concorso.
A tal proposito, l‘Ufficio TFA dell’Università di Catania, che si occupa di gestire l’insegnamento, ha confermato a LiveUnict la possibilità per gli tutti gli studenti iscritti di inserire all’interno del proprio piano di studi, come insegnamenti extra curricolari, alcune materie che fanno parte degli ambiti disciplinari in questione e che, in futuro, potrebbero essere convalidate grazie a nuove procedure di riconoscimento crediti.
Non è ancora chiaro se verranno avviati nuovi percorsi in futuro, ma per tutti coloro che non hanno avuto la possibilità di conseguire i 24 CFU esiste questa possibilità. È probabile infatti che, nei prossimi mesi, l’ateneo riapra nuovamente i termini – come già accaduto in passato – per il riconoscimento di insegnamenti validi ai fini della partecipazione al concorso. Gli studenti interessati potrebbero dunque inserire tali insegnamenti a partire da subito, seguendo l’apposita procedura per richiedere l’aggiunta di crediti extra.
Per saperne di più leggi UNICT – Insegnamenti extra curriculari: info su iscrizioni e scadenze
Restano, tuttavia, da chiarire i dubbi sull’effettiva necessità di conseguire questi 24 CFU per accedere al concorso per l’insegnamento. Stando alle recenti dichiarazioni del ministro Bussetti, infatti, il nuovo governo starebbe pensando a una modifica legislativa per snellire le procedure stabilite dal precedente governo. In quel caso, i 24 CFU potrebbero non essere più requisito di accesso al concorso, ma un semplice titolo aggiuntivo.
Chiaramente si tratta ancora solo di ipotesi e sarà necessario attendere ulteriori direttive da parte del Ministero dell’Istruzione, soprattutto in vista del prossimo bando per il concorso docenti, al momento fissato per la fine di quest’anno.