Lo smaltimento dei rifiuti, che si tratti di differenziata o non, rappresenta un’annosa questione per la città di Catania. Con il passare delle amministrazioni comunali, sembra che il problema sia sempre lontano dall’essere risolto. Discariche, spazzatura per le strade della città al lungomare come a Librino, alla zona industriale come a San Cristoforo, delineano un quadro che di decoroso e civile ha ben poco.
Proprio ieri, a San Cristoforo ha avuto luogo una manifestazione di protesta guidata dal Centro Polifunzionale Midulla appena andato a fuoco. La manifestazione, che ha coinvolto la gente del quartiere e la società civile attraverso il grido di protesta “San Cristoforo non è una discarica”, è nata per denunciare proprio la situazione di degrado e sporcizia in cui versa lo storico quartiere catanese, spesso ignorato o considerato di serie B, e affermare a gran voce la dignità di un quartiere che merita la stessa considerazione del resto della città.
Come a San Cristoforo, però ci sono altre zone in cui la spazzatura fa da sovrana: una di questa è proprio la zona industriale, la quale tuttavia dovrà essere oggetto di un piano di riqualifica di cui non sono state ancora precisate le tempistiche. Ad oggi, intanto, intere strade della zona industriale, dove sorgono alcuni dei migliori impianti dell’economia siciliana, sono ricoperte da spazzature, come piccole discariche a cielo aperto.
Tuttavia, i problemi legati alla sporcizia non mancano anche in zone più centrali della città: a partire dal lungomare di Catania, e con particolare riferimento alla spiaggia e al porticciolo di San Giovanni Li Cuti, che per anni sono stati oggetto delle cure di un residente del luogo, che si è impegnato a tenere pulito, colmando spesso le carenze dell’amministrazione comunale. Oggi, la zona è tornata ad essere ricoperta da rifiuti di ogni tipo, lasciati da cittadini incivili, nella totale incuria delle forze preposte.
Ancora un altro problema che urge una soluzione è quello della raccolta differenziata, che portata avanti dall’amministrazione precedente ha mostrato spesso difetti e mancanze che si manifestano il più delle volte con una raccolta intermittente della spazzatura porta a porta. Non solo la differenziata porta a porta coinvolge oggi solo una ristretta parte della città, ma anche dove esiste spesso non funziona come dovrebbe. Non è raro vedere sacchetti rimangono sui marciapiedi fuori dai portoni dei palazzi, intere giornate, perché non raccolti la sera prima. Anzi, quest’incostanza già diffusa sta finendo per diventare la norma, soprattutto da quando è cambiata l’amministrazione comunale.
La pulizia quotidiana di strade e piazze insieme ad una buona gestione dello smaltimento dei rifiuti sono due aspetti fondamentali da tenere in conto se si vuole perseguire l’obiettivo di ripristinare il decoro urbano. Appena dieci giorni fa, proprio per tale fine il sindaco ha dato inizio ad un’opera straordinaria di pulizia del centro storico. Rimuovere scritte dai muri o pulire le strade più in vista per i turisti però non è sufficiente, se non nell’ottica di primo intervento, al quale però devono fare seguito una lunga serie di misure per il reale decoro di tutti i quartieri della città.