Una scoperta tutta italiana che apre nuovi orizzonti di ricerca su Marte, e non solo. Si tratta di un’enorme riserva di acqua sotto la superficie del Pianeta Rosso, in corrispondenza del suo Polo Sud.
Un lago sub-glaciale rilevato da Mars Express, la sonda dellโAgenzia spaziale europea (ESA) grazie allo studio e alle osservazioni che hanno coinvolto diversi istituti italiani, come lโIstituto di radioastronomia dellโIstituto nazionale di astrofisica (INAF), le universitร di Roma Sapienza e Roma Tre, lโUniversitร Gabriele dโAnnunzio di Pescara e gli istituti del Consiglio nazionale delle ricerche e Agenzia spaziale italiana.
Lโarticolo su Science, firmato da Roberto Orosei, illustra i dettagli della scoperta e i possibili risvolti nel campo astronomico. Piรน di 30 anni fa si ipotizzรฒ la presenza di acqua sul pianeta, e la questione era una delle piรน spinose controverse in campo scientifico perchรฉ riguarda la possibilitร , insieme al liquido, di trovare tracce di vita o anche solo possibili condizioni favorevoli.
Alla base dellโipotesi รจ la similitudine con le condizioni osservate sul nostro pianeta nella zona dei laghi sub-glaciali antartici. Lรฌ le temperature si trovano al di sotto dello 0ยฐ grado centigrado, ma lโenorme pressione esercitata dal ghiaccio superficiale modifica il punto di fusione dellโacqua facendola permanere in uno stato liquido. Ciรฒ permette di spiegare anche lo scivolamento dei ghiacciai con basso attrito rispetto alla superficie su cui si poggiano. Tutto ciรฒ era stato dimostrato sperimentalmente.
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Per compiere la stessa verifica su Marte, gli studiosi hanno usato il Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding (MARSIS), ovvero uno strumento radar italiano montato sul Mars Express, per monitorare la regione del del Polo Sud di Marte, chiamato Planum Australe.
Dalle analisi effettuate tra maggio 2012 e dicembre 2015 รจ emersa una discontinuitร a 1,5 chilometri circa di profonditร che si estende in orizzontale per 20 chilometri. Situazione simile a quella terrestre, indicando corretta lโipotesi di partenza.
Lโacqua inoltre conterrebbe tracce di sali di magnesio, calcio e sodio rendendola salmastra e abbassandone dunque la temperatura di solidificazione. Lโipotesi di Orosei e colleghi รจ che seppur in una condizione di โ 74 Cยฐ e con una pressione di 1,5 chilometri di coltre glaciale, il punto di fusione dellโacqua su quel punto del pianeta Marte sia cosรฌ basso da giustificarne lo stato liquido. Al fi lร della scoperta in sรฉ, ma anche il metodo di ricerca utilizzato che potrร essere usato come modello per future ricerche.