La scadenza è fissata per le ore 13 del 27 luglio 2018: i rossazzurri sono pronti a presentare la propria domanda di ammissione alla serie cadetta alla Figc che, entro il 31 luglio, dovrà esprimersi a riguardo.
Dopo la sentenza del TFN relativamente al ricorso del Novara, che ha dato speranza anche al popolo siciliano, adesso la società di via Magenta è sicura di poter fare parte di quei due posti lasciati vacanti in seguito ai fallimenti di Bari e Cesena. Lo stesso amministratore delegato Pietro Lo Monaco ieri, durante la conferenza stampa di presentazione di Silvestri e Ciancio, si è mostrato particolarmente fiducioso a riguardo: “Abbiamo tutte le carte in regola per essere ripescati, addirittura dovremmo pure essere primi in graduatoria secondo i criteri stabiliti dalla Figc; il Catania presenterà sicuramente la richiesta e ci stiamo muovendo già con i legali, abbiamo i conti sani e la possibilità di poter fare questo passo già da questo anno“.
A proposito di conti, ieri la Figc, oltre ad aver stabilito la scadenza ultima di presentazione, ha anche fatto chiarezza sull’aspetto economico: ci vorranno quasi 2 milioni di euro allegati alla richiesta, con due fideiussioni da 800 e 400mila euro e un assegno circolare da 700mila euro. Una ingente richiesta di denaro che il Catania dovrà anticipare, in attesa di scoprire il verdetto fissato per il 31 luglio.
Le altre società interessate hanno già annunciato ricorso alla sentenza del TFN, con Siena e Ternana pronte a scatenare una vera e propria guerra per il ripescaggio; le due società, infatti, insieme alla Pro Vercelli sarebbero adesso dietro in questa speciale graduatoria, perdendo nettamente terreno nei confronti di Novara e Catania. Oggi, inoltre, si attende la decisione della Covisoc in merito alle situazioni delicate di Avellino e Foggia, che potrebbero lasciare libere altre due caselle nello scacchiere nella nuova Serie B.
Il Catania spera e attende nel suo quartier generale, dove Sottil sta già preparando fisicamente la squadra indipendentemente dal campionato da affrontare, come ha voluto precisare lo stesso ad Lo Monaco. Una B che cadrebbe a pennello, in quel rilancio cittadino e societario tanto auspicato quanto assaporato in quei maledetti playoff.