Solo una persona su sei si laurea. Sono questi i dati che riguardano da vicino i laureati del nostro Paese e che, alla luce del confronto con la media europea, risultano sconfortanti. Dei dati che ci piazzano al penultimo posto in Europa e con dietro solo la Romania.
Si tratta, in particolare, di un rilevamento dell’Eurostat sul livello d’istruzione nel 2017, secondo cui: nonostante un netto miglioramento rispetto agli anni scorsi, tra le persone in etร compresa tra i 15 e i 64 anni, gli uomini laureati sono il 13,7% a fronte di una media europea che si attesta attorno al 27,7%. Tra i 24 e i 24 anni, invece i laureati rappresentano il 26,4%, ma l’Europa arriva al 38,8%.
Per quanto riguarda le donne, la percentuale รจ leggermente piรน alta e arriva al 18, 9% tra le persone che vanno dai 15 ai 64 anni, ma la media UE รจ ancora inarrivabile, attestandosi intorno al 29,7%.
Uno dei problemi piรน grandi del nostro Paese รจ quello che riguarda l’abbandono degli studi universitari. Secondo alcuni dati, infatti, sono moltissimi gli studenti che – dopo essersi iscritti all’universitร – decidono di interrompere gli studi. Le motivazioni risiederebbero nella volontร di trovare un impiego subito dopo il diploma e nell’insoddisfazione nei confronti dell’offerta di studio.
Al di lร dei dati su universitร , perรฒ, in Italia c’รจ un problema di scolarizzazione ben piรน grande. Sempre secondo i dati Eurostat, il 41,1% delle persone tra i 15 e i 64 anni hanno preso al massimo la terza media (contro il 26,2% europeo). Anche tra i giovani, il 25,6 delle persone non ha frequentato o concluso la scuola superiore.