Scuola

Maturità 2018: cosa sapere su prove scritte, orali e commissari

La tanto temuta maturità 2018 si avvicina sempre più velocemente. Ansia e dubbi dominano tra i maturandi che si troveranno ad affrontare gli ultimi step attraverso i quali concluderanno un percorso di studi per poi cominciarne, se vorranno, uno nuovo.

Se con l’avvicinarsi della maturità ti ritrovi ogni giorno sempre più disorientato ed in crisi, se inizi a porti domande a cui non sai rispondere, è giunta l’ora di chiarirsi le idee. Di seguito i principali dubbi e le perplessità dei liceali con relative risposte. #Nopanic.

Come essere ammessi alla maturità?

La risposta più immediata ed ovvia è certamente una: studiando. Ma ci sono anche dei passaggi da compiere senza i quali non sarà possibile accedere regolarmente alle prove: gli studenti dovranno infatti inoltrare la domanda di partecipazione entro la data di scadenza prevista dal Miur. A decidere il destino dei maturandi sarà anche e soprattutto il consiglio di classe – terrore di ogni liceale – che a giugno valuterà l’ammissione ed il punteggio di partenza considerando assenze, condotta e media dei voti.

Quando inizieranno gli esami?

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Dopo la riunione plenaria e l’insediamento – 18 e 19 giugno – delle commissioni d’esame, la data X in cui avranno inizio gli esami di Stato sarà mercoledì 20 giugno 2018, giorno in cui i candidati dovranno sostenere la prima prova scritta. Giovedì 21 giugno gli studenti non potranno purtroppo godersi il solstizio d’estate, dal momento che navigheranno tra le ansie della seconda prova. Infine il primo blocco di prove scritte si concluderà con la terza prova lunedì 25 giugno. 

Cambia qualcosa rispetto agli anni precedenti?

Se l’idea era quella di modificarne sostanzialmente la struttura, quest’anno tutto resta come era. La riforma che doveva infatti riguardare i maturandi di quest’anno è slittata al 2019, anno in cui la maturità potrebbe assumere un volto nuovo – a partire dall’eliminazione di uno dei tre scritti.

Cosa devo aspettarmi nella prima prova?

Il primo scritto verterà sull’italiano e lo studente si troverà davanti diverse tipologie di tracce tra le quali potrà scegliere la preferita. Cosa aspettarsi? Ci si può trovare davanti ad un’analisi del testo di un brano in prosa o poesia, ad un saggio breve o articolo di giornale – con tema storico-politico, artistico-letterario, tecnico-scientifico o socio-economico – , ad un tema storico o di attualità.  Inoltre non dimenticare di munirti di documento d’identità, orologio, vocabolario (sacro in mancanza di idee) e tesina, è inoltre molto utile documentarsi sull’attualità.

Seconda prova: come combattere questo mostro?

Inutile nasconderlo, la seconda prova è forse la più temuta. Scelta a fine gennaio, la seconda prova cambia in base alla scuola di appartenenza. Come affrontarla? con calma, coraggio e sicurezza di sè ma diciamoci pure la verità, un briciolo di fortuna non dispiacerebbe (beato chi capita accanto al primo della classe).

Terza prova e come uscirne vivi.

Qui a decidere il destino dei liceali non sarà più il Miur, ma le commissioni di ogni scuola che avranno il compito di scegliere le materie e la tipologia di compito da svolgere. Sarà qui che lo studente avrà occasione di mettersi in gioco con tutte le armi in suo possesso e potrà toccare con mano il grado di clemenza dei prof.

Esame orale: se ce l’ho fatta a passare gli scritti, perchè non passare questo?

Mettiamo caso che dopo gli scritti mi senta come l’Italia battuta dalla Svezia e fuori dai mondiali; nulla è perduto, ho l’occasione di rifarmi all’orale. Non bisogna avere paura dei commissari, ciò che conta è farsi trovare pronto ad esporre la propria tesina, cercando magari di orientare le possibili domande poste dai professori su ciò per cui ci si sente più preparati (ps: talvolta l’abito fa il monaco, presentarsi sistemati a dovere potrebbe essere un vantaggio).

Infine non resta che attendere l’esito di tutto questo inferno, tenendo comunque sempre a mente che un voto è semplicemente un numero – per quanto alto o basso possa essere – e le occasioni per dimostrare il proprio valore non mancheranno di certo a prescindere dal percorso che si deciderà di intraprendere in futuro.

A proposito dell'autore

Serena Valastro

Laureata in Lingue e culture europee, amante di cinema, musica, arte, informazione, storie. Scrivere è entrare in nuovi spazi, conoscere qualcosa di nuovo, vivere situazioni e sensazioni sempre diverse per trasmetterle a chi vuole viverle.