Nessun allarmismo: non è una svista, ma nemmeno un dualismo cromatico reale. Certo, sarebbe curioso vedere il nostro satellite cambiare colore così stranamente, ma sfortunatamente per i sognatori la “Luna blu” è solo la realizzazione fisica di un detto popolare.
Chi non ha mai sentito, del resto, l’inglesissimo “Once in a blue moon!“? Il motto si riferisce ad un evento più unico che raro, come per l’appunto lo sarà quello del prossimo 31 gennaio. Questa blue moon, in particolare, è tale in quanto è la seconda luna piena mensile, frutto di cinque fasi lunari al posto delle normali quattro.
A rendere più straordinario l’evento già unico di per sé, vi saranno altri due fattori. Prima di tutto, la Luna blu sarà a tutti gli effetti una “Superluna”: sarà quindi quasi al perigeo, ovvero il punto dove il satellite raggiunge la distanza minima dalla Terra. È stato preannunciato, inoltre, che essa apparirà di circa il 7% più grande in quanto a 359.000 km di distanza, non la più piccola considerati i 356.000 km dello scorso Capodanno, ma sicuramente un record: impossibile dunque perdersi una luminosità tale.
Secondo fattore, ma non meno importante, la gigantesca blue moon sarà rossa. Questo fenomeno è dovuto all’eclissi totale che si verificherà la notte stessa, ma sfortunatamente sarà visibile solo nei paesi in cui l’eclissi, appunto, sarà per intero: Asia, Australia, Nord America occidentale. In quest’ultima località, poi, un fenomeno simile non si verificava da un secolo e mezzo.
Non serve disperarsi, in ogni caso: sebbene l’Italia non sia tra i paesi sopracitati, si potrà comunque assistere allo spettacolare fenomeno. Questo sarà possibile, dalle ore 17 del 31 gennaio, semplicemente collegandosi sul sito Virtual Telescope Project. Certo, non sarà come poter tenere gli occhi puntati verso il cielo, ma sarà comunque un modo per condividere assieme alle popolazioni oltreoceano un fenomeno attesissimo da ogni parte della Terra.