Tecnologia e Social

Ricercatori catanesi sviluppano “Seresitter”: nuovo sistema controllo per bambini

Se lo hanno chiamato “Seresitter” un motivo ci sarà: tranquillizzare i genitori, specie i più ansiosi, sul fatto che il proprio piccolo sia “vivo e vegeto” – come direbbe qualcuno – soprattutto quando è lontano da casa. Da questa idea apparentemente elementare, è nato un prodotto altamente innovativo e interamente made in Catania, che ben presto intere famiglie troveranno a disposizione in farmacia ma anche nei negozi di elettronica. 

Un semplice orologio da polso, all’apparenza, sotto cui si nasconde un dispositivo multifunzionale: alla realizzazione del Seresitter ha collaborato un’equipe tutta catanese tra ingegneri e tecnici, realizzando uno strumento che assume i connotati dei moderni smartwatch ma che  permette di controllare a distanza i più piccoli della famiglia. La prima funzione fondamentale è quella di localizzazione: il dispositivo, sfruttando la tecnologia GPS, consente di mappare un perimetro specifico entro il quale il bambino solitamente si muove. Qualora questi confini venissero superati, l’orologio invia automaticamente una notifica di “allarme” allo smartphone del genitore, attraverso un’applicazione sincronizzata che permette il controllo da remoto. 

Tra le sue funzioni, Seresitter consente la comunicazione con la famiglia – proprio come un tradizionale cellulare – attraverso una micro – sim in esso installata, su cui verranno memorizzati solo alcuni numeri di telefono, che potranno essere contattati in qualsiasi momento. La scheda è collegata ad un gestore di telefonia mobile: per usufruirne, al momento dell’acquisto dell’oggetto il genitore sottoscriverà un contratto annuale che prevede il pagamento di un canone mensile di 15 euro per rinnovare l’offerta telefonica. Questo step risulta comunque necessario tanto per la registrazione del prodotto, quanto per l’attivazione del tasto SOS – la comune chiamata di emergenza – che il bambino può premere in qualunque momento, in caso di necessità. Attraverso l’applicazione sul proprio smartphone, invece, i genitori possono controllare in remoto il figlio, per esempio attivando la funzione di “ascolto silente” che permetterà loro di “origliare” quanto accade in un ambiente, ad esempio, molto frequentato; per contro, sempre dall’applicazione sarà possibile porre il dispositivo in stand – by quando il bambino si trova a scuola o comunque impegnato in altre attività.

Proprio come uno strumento di ultima generazione, Seresitter è anche dotato di una fotocamera con cui controllare, anche visivamente, gli spostamenti e ogni situazione in cui il piccolo si trovi. Per rendere ovviamente appetibile l’oggetto all’interessato, esso sarà munito di piccoli giochi, contapassi, calcolatrice ed altre applicazioni che mascherano la sua vera funzione. Nel caso in cui il bimbo rimuovesse l’orologio dal polso, il sistema notificherà un avviso agli smartphone con esso sincronizzati. Date le potenzialità di Seresitter, gli sviluppatori hanno già comunicato l’intenzione di mettere in commercio alcune versioni simili ma rivolte agli anziani, sempre mantenendo le medesime funzioni di tutela e controllo a distanza.

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A proposito dell'autore

Luciano Simbolo

Aspirante giornalista, praticante studente, occasionalmente musicista. Collaboratore dal 2016, studia Lettere moderne presso il DISUM di Catania. I tre imperativi fondamentali? Scrivi, viaggia, suona ma senza dimenticare la pizza e lo sport.