Secondo lโambasciatore dellโUnesco, Ray Bondin, la Sicilia โnon valorizza i suoi siti Patrimonio dellโUmanitร โ.
In visita a Militello, lโambasciatore Bondin non risparmia le critiche: nel 2013 lโEtna รจ stata inserita nella lista dei Patrimoni dellโUmanitร e da quel momento la Sicilia ha visto un incremento del 50% per quanto riguarda il turismo. Un flusso perรฒ non del tutto positivo dal momento in cui la Sicilia si dimostra inadempiente e noncurante in quanto a Piani di gestione; nessuno di questi รจ operativo nonostante lโUnesco stia pazientando piรน del dovuto a discapito anche di altri Paesi. Inoltre, sempre secondo le parole di Bondin, la nostra regione รจ praticamente lโunica a non riservare ai siti patrimonio dellโUnesco la giusta segnaletica: in stati come il Portogallo, la Spagna o la Francia, persino le uscite autostradali indicano la direzione per i siti protetti. Ad Agrigento, per esempio, nella Valle dei Templi, scopriamo solo allโingresso che il sito fa parte della lista.
La Sicilia si dimostra ancora indietro, quindi, non solo a livello di cura e adempienza ma anche a livello di infrastrutture, trasporti e efficienza dei servizi: i turisti stessi notano lโarretratezza e la lentezza di alcune attivitร quando lโIsola in quanto a bellezza e a โricchezzaโ del paesaggio non ha niente da invidiare a nessun altro Stato. Meriterebbe molto di piรน.
Se la crescita del turismo รจ comunque un dato rassicurante per la nostra regione (il sopra citato 50% in piรน rispetto a prima del 2013), cโรจ anche da dire che lโinserimento nella World Heritage List, per altri Stati ha comportato un incremento del 100% sin dallโanno successivo.
Per rendere ancora piรน evidente quanto accaduto negli ultimi anni, cโรจ voluta la ricerca di un tirocinante di 22 anni: nel territorio che comprende i venti Comuni del Parco dellโEtna il numero di italiani e stranieri ospitati nelle strutture etnee รจ cresciuto del 49,55%, grazie al riconoscimento Unesco, ma questโultimo ha avuto una โricaduta culturaleโ sulle popolazioni che abitano intorno allโEtna? No.
Il nostro vulcano รจ sรฌ, unโattrazione molto gettonata, ma non รจ ancora un brand in termini commerciali; perchรฉ questo diventi possibile, sostiene Rosario Faraci (professore di Economia e gestione delle imprese), โle istituzioni devono imparare a coordinarsiโ per regolamentare al meglio la crescita.
Di seguito, i siti siciliani inseriti nella World Heritage List:
1) Area archeologica di Agrigento, Valle dei Templi (1997);
2) Villa Romana del Casale (1997);
3) Isole Eolie (2000);
4) Le cittร tardo-barocche della Val di Noto (2002);
5) Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica (2005);
6) Monte Etna (2013);
7) Palermo Arabo-normanna e le cattedrali di Cefalรน e Monreale);