“Pet therapy” in aula: l’esperimento di uno studente dell’Università di Teramo porta i cani all’università per combattere l’ansia da esame.
Ogni universitario, nella propria carriera universitaria, sperimenta costantemente la spiacevole sensazione dello stress pre-esame. I consigli e le strategie per superarlo sono sempre arrivati in quantità: camomille e rimedi naturali in primis, ma se stavolta l’antidoto avesse quattro zampe e una coda?
Coccolare un animale, cane o gatto che sia, ha effetti benefici sulla psiche delle persone dall’ambito medico a quello lavorativo, lo dimostrano moltissime ricerche degli ultimi anni. Gli animali sono dei veri e propri “calmanti naturali”: secondo gli studi, accarezzarne un regolarizza il battito cardiaco e, grazie al rilascio di endorfine, aiuta a diminuire ansia e stress. Gli effetti benefici della “Pet therapy” sono stati riscontrati soprattutto in ambito medico (dal 2003 la “Pet therapy” è riconosciuta dal Servizio sanitario nazionale italiano), ma sembra che questo rimedio possa tornare utile anche all’università. Non si tratta di una novità, alcune università americane e inglesi hanno già sperimentato la cosa, dimostrando gli effetti positivi degli animali in aula, ma adesso la “Pet therapy” in aula arriva anche in Italia. Grazie alla ricerca di uno studente dell’Università di Teramo, Gabriele Antonelli, laureando della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’ateneo abruzzese, in collaborazione con la sua relatrice di tesi Sara Castelli, è stato presentato un progetto di ricerca che porta gli animali nelle aule universitarie.
Si tratta di un esperimento che, nelle ultime settimane ha preso vita nell’ateneo abruzzese e che riguarda l’introduzione in aula di alcune razze di cani durante gli appelli di diversi esami per provare a ridurre lo stress: in particolare, i cani scelti sono stati Labrador e Golden Retrivier, razze che si prestano bene a questo tipo di contesto. Prima e durante l’esame, i ragazzi hanno potuto accarezzare gli animali per tentare di combattere la sensazione di ansia e stress e, dai risultati ottenuti da questo primo giro di esperimenti, la tecnica sembra funzionare piuttosto bene: secondo gli insegnanti coinvolti nell’esperimento, la presenza degli animali durante gli esami ha migliorato le performance di alcuni studenti rispetto a quelle di altri che non hanno usufruito del “rimedio”.
L’obiettivo di Gabriele, però, è quello di trasformare l’esperimento in un progetto stabile e a lungo termine che parta dalla sua università ma che arrivi a coinvolgere anche altre università italiane. A Skuola.net, il ragazzo dichiara: “L’idea è di allevare gli animali facendogli conoscere sin da cuccioli gli ambienti per farli diventare degli ospiti fissi delle facoltà, cosicché il loro supporto sia ancora più efficace”. C’è anche la proposta di adottare dei cani, coinvolgendo alcuni canili, e provando ad addestrare anche altre razze alla socializzazione. Un progetto che non intende fermarsi qui, dunque, e che vuole andare avanti con la sperimentazione. Intanto Gabriele esprime soddisfazione sui social, commentando il successo della sua ricerca sulla sua pagina Facebook e dichiarandosi intenzionato a continuare col progetto.