Approvato decreto che mette “fuori legge” Flixbus in Italia. Dopo numerosi ripensamenti e polemiche, la società che offre collegamenti a basso costo in pullman, sarà definitivamente bloccata nel nostro Paese a partire da ottobre.
Flixbus è una società fondata in Germania nel 2011 che offre collegamenti a basso costo in ben 22 paesi europei. Con più di 200 mila collegamenti al giorno, la compagnia è arrivata in Italia nell’estate 2015, ma la sua esperienza sul territorio italiano, già tormentata dall’inizio, potrebbe finire qui.
Come già accaduto precedentemente, Flixbus viene bloccata a causa del suo modo di operare: l’azienda non possiede alcun pullman di proprietà e lavora collaborando con diverse compagnie locali di trasporto (in Italia sono 49) che si occupano di fornire i mezzi e gli autisti. Dal canto suo, Flixbus provvede alle autorizzazioni per le lunghe tratte e, grazie al suo marchio e al suo potente marchio, gestisce organizzazione e prenotazioni, assicurando prezzi convenienti per i clienti.
La manovra approvata in Parlamento per rimettere in linea i conti pubblici sembra cucita su misura per Flixbus. Infatti, secondo il nuovo emendamento, le società che non possiedono autobus non possono lavorare nel settore dei trasporti su autobus. A niente sembrano servire i quattro ricorsi vinti al Tar del Lazio, nei giorni scorsi, da parte dell’azienda tedesca: alcune società concorrenti, infatti, chiedevano la sospensione dell’attività di Flixbus, ma il Tar aveva confermato la piena legittimità e conformità alla normativa di settore delle autorizzazioni ministeriali rilasciate alla società low cost. Nel giro di qualche giorno, la normativa sembra essere stata stravolta.
Nonostante tutto, il governo sembra combattuto sulla manovra, ma un cambio di rotta sembra impossibile: l’emendamento, sui cui è stata posta la questione di fiducia dal governo, è stato approvato dalla maggioranza e per un ripensamento sarebbe ormai tardi. Salvo colpi di scena, quindi, l’avventura di Flixbus sembra finire qui: in un Paese che incoraggia le startup e poi tira loro bastonate, in un Paese in cui la parola ‘innovazione’ e ‘concorrenza’ sembrano ancora un tabù, la scelta tra old e new economy sembra abbastanza scontata.