L’aura dell’arte alta ritorna a parlare al pubblico e lo fa attraverso il popolare duo comico Ficarra e Picone. I due comici palermitani proveranno ancora una volta di essere capaci di far ridere e far riflettere, come già fatto recentemente con il campione di incassi “L’ora legale”. Un velato, eppure resistente filo rosso lega questo lavoro alle commedia di Aristofane “Le rane”.
Vi avevamo anticipato la possibile partecipazione di Ficarra e Picone alla commedia “Le rane” di Aristofane, diretta dal regista Giorgio Barberio Corsetti, adesso l’appuntamento diventa ufficiale: il debutto è fissato per il 29 giugno al Teatro greco di Siracusa ed i due attori palermitani reciteranno le parti di Dioniso e del suo servo Xantia.
Lungimirante la scelta dei ruoli attribuiti ai due comici, i quali hanno già avuto occasione di mostrare la loro attenzione nei riguardi di temi quali la democrazia, la legalità ed i rapporti di potere. Temi importanti, che la coppia comica ha saputo rendere di facile e piacevole lettura, favorendone la diffusione ad ampio spettro grazie alla comicità de “L’ora legale”. Come nel successo cinematografico, anche ne “Le rane” Ficarra e Picone permetteranno al pubblico di confrontarsi con questi contenuti impegnativi, ma sempre attraverso il genere della commedia. In soldoni, ci si aspetta di accostarsi a questioni elevate tra una risata e l’altra. Del resto i nomi di Ficarra e Picone sono ormai da tempo una garanzia certa di divertimento.
I due attori passano così dalle luci del cinema alle pietre secolari del teatro classico e affrontano con entusiasmo questa nuova sfida. La prova con Aristofane non li intimorisce, anzi sostengono che “è bello che il nostro debutto in un classico avvenga con Aristofane. La commedia- commedia è il nostro genere.” Picone prosegue così: “Aristofane la vedeva come il mezzo per dare una rappresentazione della realtà di allora sotto forma di satira. Ora, parlando di un mondo dove sono saltate le regole, dove i conti non tornano più, dove la corruzione è al potere è attualissima ancora oggi”.
Ficarra e Picone interpreteranno i ruoli del dio- padrone Dioniso e del suo servo Xantia, due personaggi uniti da un rapporto che si può ben adattare al format adottato dai due comici palermitani fin dai loro esordi. Dioniso e Xantia hanno una funzione di rilievo all’interno della commedia, in quanto vanno a cercare Euripide nell’Ade per riportarlo in vita e salvare il genere della tragedia e la traversata diventa, a detta del regista Barberio Corsetti, “un viaggio nelle rovine di una civiltà… residui, rottami… dove il vivere comune è diventato letteralmente un Inferno”. Uno scenario che non stanca mai di mostrare la sua attualità.
Lo spettacolo si inserisce nel tabellone presentato dall’Inda (Istituto del dramma antico) per il 53° ciclo di rappresentazioni classiche del Teatro Greco di Siracusa. Oltre “Le rane”, andranno in scena “Sette Contro Tebe” di Eschilo con la regia di Marco Baliani (dal 6 maggio) e “Fenicie” di Euripide con la regia di Valerio Binasco (7 maggio). Opere accomunate dai riferimenti alle questioni della guerra, della democrazia e del potere, tutte di grande attualità e utili da approfondire se si ci vuole accostare in maniera critica alle vicende che segnano i nostri tempi.
I dati riguardanti la partecipazione alle stagioni teatrali del Teatro di Siracusa rivelano il forte richiamo attuato dalla tradizione greca. Oltre 119 mila presenze a stagione, di cui 37.500 spettatori sono giovani e studenti. Tale successo permette all’Istituto di vivere in gran parte delle proprie attività. Basandosi su questi precedenti positivi, il neo- direttore artistico Roberto Andò può a ragione dichiarare la volontà di trasformare Siracusa “in un luogo di riflessione sul mito e sul classico”, di portare spettacoli “non convenzionali” e in futuro anche artisti internazionali.
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