Lโindagine di Unioncamere โPrevisione dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2016-2020)โ ha rilevato che oltre 2,5 milioni di persone entro il 2020 troveranno un lavoro, dipendente o autonomo, in Italia. Infatti si prevedono nuovi ingressi per 787 mila laureati (il 31% del totale) e 837 mila diplomati (33%).
Tra le prime posizioni della classifica si trovano la sanitร -assistenza e i servizi avanzati alle imprese. Seguono lโistruzione, i servizi operativi, le costruzioni, i trasporti e il turismo. Una ricerca di Assolombarda e Universitร Milano-Bicocca indica che le figure professionali rilevanti sono riconducibili a tre filoni: professioni inerenti il trattamento e lโanalisi delle informazioni; professioni attinenti alla progettazione di applicazioni associate ai nuovi media e ai social network; professioni legate allโautomazione dei processi produttivi e logistici. Secondo Adapt, il centro studi fondato da Marco Biagi scompariranno mansioni impiegatizie come lo sportellista bancario, il contabile, lโamministrativo generico, la segretaria, ma anche attivitร manuali come l’operaio o anche il piccolo artigiano che non basa il suo lavoro sulla qualitร .
Si prevede infine un aumento dell’occupazione nei settori che si basano sull’assistenza al prossimo: badantato e babysitting professionale, infermieri specializzati nella cura degli anziani e maggiordomi aziendali, nuovi servizi d’igiene ma anche un settore esclusivo per la raccolta differenziata, ancora molto trascurata dalla maggior parte degli italiani.
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