Attualità Scuola

CATANIA – Liceo “Principe Umberto” occupato, la lettera degli studenti

Dopo le proteste del mese di dicembre che hanno visto protagonisti gli studenti del Liceo Classico “Spedalieri” di Catania, seguiti da quelli del Liceo “Boggio Lera”, a gennaio tocca al Principe Umberto.

I ragazzi del Liceo hanno deciso di occupare l’Istituto nella giornata di ieri, ma nella pagina facebook LPS. LiberiPensieriStudenteschi è apparso un post nel quale si legge che nel mese di dicembre era stata negata l’Assemblea d’Istituto da parte del Preside e che gli studenti avevano risposto con l’autogestione di giorno 16. Nel post si legge che la decisione dell’occupazione della giornata di ieri è stata prematura e si auspica ad un’occupazioneben strutturata.

Di seguito quanto scritto nel post apparso su Facebook:

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***PRINCIPE UMBERTO OCCUPATO***

Scriviamo questo comunicato per rendere pubblica la nostra posizione in merito all’occupazione del nostro istituto iniziata ieri 11 gennaio 2017.

Nei giorni precedenti le vacanze natalizie, insieme ai componenti di tutti gli altri gruppi studenteschi, abbiamo intrapreso un percorso di protesta che ha visto come punto di partenza l’autogestione organizzata il 16 Dicembre a causa dell’Assemblea d’Istituto negataci dal Dirigente Scolastico, e che sarebbe dovuto proseguire nel mese di Gennaio con la richiesta d’inserimento dell’aula autogestista tra i punti all’ordine del giorno del consiglio d’istituto di questo mese, che non era ancora stato convocato a causa dell’assenza della preside.

Per prima cosa vogliamo esprimere il nostro dissenso circa la decisione, a nostro parere prematura, di occupare nella giornata di ieri, in quanto il valore di una protesta forte e significativa come l’occupazione viene sminuito e banalizzato se essa non ha alle spalle un percorso ben strutturato e ulteriormente significativo.
Riteniamo, quindi, che sarebbe stato opportuno – oltre che rispettoso nei confronti di chi aveva partecipato alla costruzione del percorso precedentemente descritto – agire in questo modo dopo gli esiti del consiglio d’istituto in merito all’aula autogestita, come era stato appunto proposto da tutti i gruppi studenteschi.

Secondariamente, vogliamo criticare i metodi di organizzazione di questa occupazione: sarebbe stato opportuno e produttivo organizzare le giornate di occupazione con qualche giorno di anticipo, strutturando delle assemblee organizzative insieme a tutti gli studenti e costruendo, almeno orientativamente, un programma da seguire durante le giornate in cui la scuola sarebbe stata in mano agli studenti.
Questo avrebbe permesso alla comunità studentesca di capire il valore politico che ha l’occupazione, responsabilizzando gli studenti e impedendo, di conseguenza, il visibile fallimento di questa azione.

Considerando che la giornata scolastica di oggi sta volgendo al termine, e non ci illudiamo sicuramente della partecipazione pomeridiana, riteniamo che il minimo necessario per continuare questa occupazione sia di riniunirci oggi in assemblea (all’interno dell’Istituto) per strutturare al meglio possibile la giornata di domani, per non lasciare che essa prenda la stessa piega di quella di oggi, per riprenderci un minimo di dignità da studenti occupanti e per ridarne all’occupazione (chi ha visto la situazione a scuola ne deve essere sicuramente consapevole).

LANCIAMO UN APPUNTAMENTO A SCUOLA ALLE 16:30 E CONTIAMO SULLA PARTECIPAZIONE DI TUTTI GLI STUDENTI.