“Sugli spalti tifo e passione, in campo le vecchie glorie“, recita così lo slogan preparato dai tifosi etnei in occasione della “Giornata dell’orgoglio rossazzurro“, in programma domenica 5 giugno allo Stadio Angelo Massimino di Catania.
La giornata, ad ingresso libero, promossa dai tifosi della Curva Nord e sostenuta da altri gruppi organizzati, sarà un modo per ribadire ancora una volta l’attaccamento alla maglia, che esula dalla categoria come hanno più volte ripetuto gli stessi supporters, tra cori, canti, striscioni e coreografie. Una giornata di festa, nonostante tutto. Una giornata di amore, nonostante tutto.
Passione e sentimento sugli spalti legati ai due soli colori che riempiono la città di Catania, “il rosso come il fuoco della montagna, l’azzurro come il cielo e come il mare“, per citare la strofa di una canzone tanto cara ai tifosi etnei. E sul campo invece sono pronti a riscaldare i muscoli le vecchie glorie del Calcio Catania che, invitati a gran voce dai tifosi, non hanno perso l’occasione per togliere le scarpette dal chiodo e indossarle nuovamente in quell’erba nel quale riecheggia ancora il tifo dei gradoni del Cibali.
Tanti gli ex atleti che hanno risposto presente alla chiamata: dai giocatori di più recente fama come Anastasi, Pantanelli e Peppe Mascara che hanno partecipato alla cavalcata del Catania in serie A, passando per bomber Pannitteri, Gennarino Monaco, Pietro Tarantino, Michele Zeoli, che hanno fatto la storia in serie C, arrivando alle vecchie glorie come Antonino Cantone, Luigi Chiavaro, Antonio Dal Poggetto e Mario Samperi, per citarne alcuni.
In panchina siederanno uomini di grande esperienza e passato tra i colori rossazzurri come Bianchetti, attuale docente presso gli Atenei di Catania e Tor Vergata ed ex allenatore, Angelo Busetta, Russo e Distefano. A bordo campo, pronto ad entrare non appena chiamato in causa, l’indimenticato massaggiatore rossazzurro degli anni ’80 Luigi Maltese.
Diversi gli assenti rossazzurri illustri che non disputeranno la partita, dal Gabbiano Spinesi a Baiocco, da Sottil a Stovini, da Ricchiuti a Passiatore. Gli organizzatori, a seguito di richiesta di spiegazione dei tifosi etnei, hanno dichiarato che non saranno presenti per impegni di varia natura e non per volontà, come lo stesso Orazio Russo che “cercherà in tutti i modi di esserci anche per i soli 5 minuti finali“.
Un tifo dunque che non ha mai cessato di esistere, a dispetto di chi parla, tutt’oggi, di un disinnamoramento dei tifosi rossazzurri in seguito alla doppia retrocessione sino in Lega Pro; un ennesimo atto di amore, una giornata che rimarrà nella storia, per ribadire ancora una volta che Catania c’è e, con ogni probabilità, ribadire l’ennesima richiesta di vendita della società da parte di Pulvirenti. Questo il messaggio che si legge sulla pagina facebook “La domenica allo stadio“:
“Noi non siamo solo un gruppo di persone che tifano per una squadra.
Siamo un popolo che ha ereditato una passione senza fine dai propri genitori e a nostra volta la trasmetteremo ai nostri figli.
Siamo le onde del mare che con cadenza precisa e pacata tornano alla riva.
Siamo il sole che torna a splendere dopo mille temporali.
Siamo mille respiri che diventano uno.
Siamo quello che siamo stati e quello che saremo.
Siamo un popolo in marcia.
Siamo la strada che lasceremo tracciata a chi verrà dopo di noi.
Siamo le bandiere che sventoliamo.
Siamo la speranza che non tutto sia stato vano.
Siamo la certezza che risorgeremo.
E torneremo più forti di prima.
Perché, in una parola, siamo catanesi”.
I settori aperti dello stadio saranno la Curva Nord e la Tribuna A, con il fischio d’inizio programmato per le ore 17.