Nuovi risvolti per il polverone che dal 2014 ha coinvolto l’Università di Catania e che ha portato alla revoca del mandato del Direttore Generale Lucio Maggio. È stato disposto il reintegro del dott. Maggio, ma l’Avvocatura dello Stato ha chiesto la sospensione dell’efficacia esecutiva della sentenza.
Dopo la lunga querelle tra Lucio Maggio e l’Università di Catania arriva la sentenza da parte del Tribunale per la riammissione di Maggio e in cui si condanna l’Università di Catania a risarcire l’interessato con la somma di € 113.479,26 per il danno non patrimoniale subito e di rifondere in suo favore le spese di lite per un totale di € 10.206,00.
Il Tribunale di Catania, infatti, in persona del giudice unico Patrizia Mirenda ha accolto il ricorso di Maggio e ha dichiarato “illegittima la revoca dell’incarico di direttore generale disposta dal Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Catania nella seduta del 16 maggio 2014 che, per l’effetto, annulla.
Ordina all’Università degli Studi di Catania, in persona del Rettore pro tempore, di ripristinare in favore del ricorrente l’incarico di direttore generale dallo stesso svolto fino alla sua naturale scadenza e di ripristinare, conseguentemente, il rapporto di lavoro che al primo accede.
Condanna l’Università degli Studi di Catania, in persona del rettore pro tempore, a pagare al ricorrente, a titolo di risarcimento del danno patrimoniale, la retribuzione lorda siccome indicata in parte motiva maturata dal 16 maggio 2014 al 30 novembre 2014 e quella maturata a decorrere dal 23 gennaio 2015 fino alla data dell’effettivo ripristino dell’incarico e comunque quella che maturerà da quella data fino al termine di scadenza dell’incarico (31 agosto 2016) ove non si sia prima proceduto all’effettiva reintegrazione nello stesso, dedotto quanto percepito a titolo di retribuzione nello stesso periodo in ragione della attività di ricercatore confermato svolta dal ricorrente, oltre la maggior somma tra interessi legali e rivalutazione monetaria.
Condanna l’Università degli Studi di Catania, in persona del rettore pro tempore, a pagare in favore del ricorrente, a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale complessivamente subìto, la somma di € 113.479,26, oltre la maggior somma tra interessi legali e rivalutazione monetaria.
Rigetta la domanda di risarcimento del danno da perdita di chance e quella di risarcimento del danno non patrimoniale sub specie di danno biologico.
Rigetta la domanda riconvenzionale spiegata dall’Università degli Studi di Catania.
Condanna l’Università degli Studi di Catania, in persona del rettore pro tempore, a rifondere in favore del ricorrente le spese di lite che liquida in complessivi € 10.206,00, oltre rimborso spese generali al 15%, CPA e IVA come per legge”.
Di seguito la sentenza in cui è possibile leggere per intero le dichiarazioni del Tribunale di Catania per la riammissione di Lucio Maggio al suo incarico di Direttore Generale.
Il Tribunale del Lavoro ha disposto il reintegro del dott. Lucio Maggio nell’incarico di Direttore generale dell’Ateneo, ma l’Avvocatura dello Stato ha deciso di intervenire: proporrà appello e istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva della sentenza. Per saperne di più leggi UNICT – Disposto il reintegro per Lucio Maggio: interviene l’Avvocatura dello Stato.