Migliora lo stato di occupazione generale per i laureati italiani, anche se non si raggiunge il livello degli anni precedenti la crisi. In ogni caso si segnalano valori positivi rispetto le ultime stime.
Secondo il XVIII Rapporto Almalaurea sulla situazione dell’occupazione in cui sono stati censiti 570 mila laureati provenienti da varie facoltà, ci sarebbero lievi progressi sulla possibilità di questi di trovare un impiego. Tuttavia secondo i dati del suddetto rapporto, gli sviluppi non sono pari a quelli del quadro precedente la crisi economica.
Le stime Almalaurea mostrano come dopo un anno dalla laurea triennale il tasso di occupazione sale dell’1% rispetto l’anno precedente e si assesta al 67%, mentre dopo un anno dalla magistrale il tasso occupazionale arriva al 70%. In entrambi i casi il rapporto segnala però un abbassamento di 10 punti percentuali rispetto il 2007. In ogni caso dopo i tre anni dal conseguimento del titolo si constata maggiore facilità nel trovare un occupazione e si registra un abbassamento del tasso di disoccupazione che arriva al 15% per le lauree triennali e al 12% per le magistrali.
Si è stimato anche un rasserenamento per quanto riguarda la stabilità d’impiego per i laureati: 42% per le lauree triennali (anche se in discesa rispetto gli anni precedenti alla crisi) e 37% per le magistrali, comunque in crescita se si considera che nel precedente rapporto si era al 34%. Inoltre vedono un calo lavori senza alcun tipo di contratto che in passato avevano interessato il 6% dei laureati triennali.
Anche le stesse retribuzioni sono in leggero aumento rispetto l’ultimo rapporto: si constatano fino ad uno stipendio di 1132€ mensili, ma comunque in calo rispetto i 1300 dei laureati nel 2007.
Infine secondo il Rapporto Almalaurea, il tasso di occupazione è mediamente più elevato tra i laureati biennali magistrali dei settori di professioni sanitarie, ingegneria, economia; mentre stanno al di sotto della media i settori letterario-umanistico, giuridico, geobiologico e il settore dell’insegnamento.
Ecco il link per guardare direttamente il Rapporto Almalaurea.