Aumenta il numero dei laureati, ma l'Italia rimane penultima tra gli Stati Europei: questo è quanto si evince dal rapporto biennale Anvur 2018. Tutti i dettagli.
laureati italiani
Leggiamo poco, ci laureiamo poco e il nostro ascensore sociale non funziona come dovrebbe: è il ritratto del nostro Paese che emerge da un recente studio condotto dall'Istat. Buone notizie arrivano per i laureati: chi ha un titolo di studio trova più facilmente lavoro e vive meglio.
Pochi laureati e un basso tasso di competenze: sono i dati del rapporto Ocse 2017 che fanno luce sulla competitività degli italiani in ambito europeo. Buono il Jobs Act e la Buona Scuola, ma non bastano. Il rapporto Ocse del 2017 sulla “Strategia per le competenze” non ci fornisce dati rassicuranti sulla salute del nostro sistema educativo e, di conseguenza, sul mercato del lavoro. Secondo i dati
Boom di laureati in ambito umanistico e pochi sbocchi lavorativi per i già pochi laureati italiani: i dati del rapporto Ocse 2017. Pochi laureati in Italia e la maggior parte in ambito umanistico: sono questi i dati del rapporto Ocse “Education at a glance 2017 – Uno sguardo sull’educazione”, il report annuale sull’educazione dei Paesi a economia avanzata. La fonte è piuttosto
Quando si parla di lavoro ed assunzioni di neolaureati, in Italia, sembra di sfogliare un libro di favole; peccato che di favola non vi sia proprio niente ed il lieto fine è un autentico miraggio. Anzi, lo scenario è sempre più drammatico, come dimostra l’esperienza di Marco, laureatosi a pieni voti e costretto a trovare impiego a 1000 km da casa, in un settore non di sua pertinenza e anche
Anche quest’anno l’ANVUR nel suo rapporto evidenzia il numero di diplomi di laurea rilasciati annualmente dalle università italiane e traccia il profilo dei neolaureati italiani. Oltre al rapporto nel quale emergono i migliori Atenei italiani per la ricerca è possibile venire a conoscenza dei numeri e dell’identikit dei laureati italiani. Già dai precedenti rapporti era emerso
Tantissimi sono i ragazzi laureati in Italia con elevate qualificazioni. Addirittura sono molto apprezzati in Europa per la loro preparazione e per i loro curricula. Ma allora perché la maggior parte di questi ragazzi non riecono a trovare un lavoro stabile in Italia? Perché le offerte che in patria vengono proposte a questi ragazzi non permettono, il più delle volte, di avere una paga
Migliora lo stato di occupazione generale per i laureati italiani, anche se non si raggiunge il livello degli anni precedenti la crisi. In ogni caso si segnalano valori positivi rispetto le ultime stime. Secondo il XVIII Rapporto Almalaurea sulla situazione dell’occupazione in cui sono stati censiti 570 mila laureati provenienti da varie facoltà, ci sarebbero lievi progressi sulla