Erasmus

ALZA LA VOCE – Attacco a Parigi, silenzio dagli Atenei per gli studenti all’estero: “È vergognoso”

epa05024070 Police officers gather outside the Bataclan concert venue in Paris, France, 13 November 2015. At least 149 people have been killed in a series of attacks in Paris on 13 November, according to French officials. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON

epa05024070 Police officers gather outside the Bataclan concert venue in Paris, France, 13 November 2015. At least 149 people have been killed in a series of attacks in Paris on 13 November, according to French officials. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON

Sono tanti gli studenti che in questo momento si trovano nella città di Parigi per svolgere il loro progetto Erasmus  e sono una ventina gli italiani coinvolti negli attentati terroristici consumatisi la scorsa notte nella capitale francese. Sono tanti, ma fino ad ora solo in pochi hanno ricevuto un sostegno da parte delle Università italiane.

Ieri notte, alle ore 01.13, alcuni studenti in mobilità hanno ricevuto una mail da parte del tutor dell’ Université de Paris Ouest Nanterre La Défense, che ha scritto:

“Cari studenti,
Vi invito a rispondere al più presto a questa mail per confermarmi che state bene. L’Università domani resterà chiusa. Vi terrò informati per i giorni seguenti”.

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Un invito a far sapere come stanno gli studenti, visto che i luoghi colpiti dalla strage sono quelli che ospitano un gran numero di ragazzi durante le serate parigine. Ci si chiede perché la maggior parte delle Università italiane non lo ha fatto. E molti studenti hanno affermato che: “È vergognoso. Ci si trova di fronte allo stato d’urgenza, che da molto tempo non era stato dichiarato. Ci si trova di fronte ad una guerra aperta, ma le Istituzioni ancora una volta rimangano in silenzio”.

Una sola studentessa della Cattolica, fino a questo momento, ha ricevuto durante la notte una mail in cui la sua Università si mostrava interessata.

Di seguito riportiamo il messaggio:

“Carissimi studenti, dal nostro sistema risulta che in questo momento dovreste trovarvi a Parigi. Visto che in queste ore stanno accadendo cose sgradevoli vorremmo avere vostre notizie per sapere se tutto va bene e se avete necessità di ogni tipo”.

Alla replica della studentessa, che diceva di aver avuto solo problemi per rientrare a casa, hanno risposto “Per qualunque necessità fateci sapere”.

I sistemi informatici, a quanto pare, funzionano bene. Perché le altre Università non hanno mostrato un momento di interesse per i loro studenti?