Ancora una volta avanti nel punteggio, il Catania si fa rimontare dallo Spezia. Fortuna che in pieno recupero ci pensi l’Arciere a mettere una pezza. È 2-2 al Massimino.
CATANIA – La vittoria manca dallo scorso 31 gennaio. In quell’occasione al Massimino, contro il Perugia erano andati a segno proprio loro due, la coppia di bomber Maniero-Calaiò.
Dopo trentacinque giorni di amaro digiuno da successi, sono tornati a segnare nella stessa partita, ma quello che esce dalla sfida con lo Spezia è un Catania col morale a pezzi. Per un 2-2 che nonostante sia stato acciuffato per i capelli, in pieno recupero, non fa altro che affossare una squadra incapace di fare punti in trasferta e che ha smarrito la strada della vittoria persino tra le mura amiche.
Di questo passo, sarà dura uscire definitivamente dalla zona retrocessione (gli etnei sono penultimi a 30 punti, 4 in meno del Latina, diciassettesimo in classifica) e salvare il salvabile.
PRIMO TEMPO
I rossazzurri sono chiamati ad una prova maiuscola, ma soprattutto alla vittoria davanti ad un pubblico sempre più spazientito. Il tecnico Dario Marcolin opta per un 3-4-1-2 abbastanza offensivo e preferisce Escalante a Sciaudone, piazzandolo accanto a Rinaudo sulla linea mediana del campo. In attacco il trio delle meraviglie (quasi inspiegabile come una squadra con un potenziale offensivo così importante possa annaspare in questo modo nelle retrovie) con Rosina a supporto di Maniero e Calaiò (30 gol in due).
L’allenatore ligure Bjelica risponde con un 3-5-2, in cui spicca l’ex rossazzurro Catellani, protagonista nel match d’andata con una doppietta al veleno.
La partita è come da pronostico piuttosto bloccata e spezzettata nei minuti iniziali e devono passare circa 30 minuti perché il Catania inizi a rendersi pericoloso, prima con Mazzotta e poi con Rosina su calcio di punizione. Si va quindi negli spogliatoi sullo 0-0 e con l’impressione che la seconda frazione di gioco sarà un film già visto.
SECONDO TEMPO
Al rientro in campo, gli etnei sono invece più intraprendenti e al 49’ sfiorano l’1-0 con Ceccarelli che su cross di Del Prete coglie il montante a Chichizola battuto.
Sono solo le prove generali del vantaggio che arriva tre minuti più tardi: Maniero anticipa tutti e mette in rete da pochi passi su perfetto assist di Mazzotta.
Il Catania schiaccia sull’acceleratore e al 63’ va vicino al raddoppio con lo stesso bomber ex Pescara, ma la conclusione dell’attaccante si infrange sul portiere spezzino.
Lo Spezia inizia a prendere coraggio e i padroni di casa sembrano quasi aver paura di vincere, così al 72’ arriva il pareggio ad opera di Datkovic, che di testa buca Gillet in uscita.
Tutto da rifare per gli etnei che subiscono l’ennesima rimonta stagionale. Rimonta tramutata in ribaltone appena sedici minuti più tardi: Kvrzic salta tre avversari e poi serve Migliore che segna a porta vuota, portando clamorosamente in vantaggio gli ospiti.
Sembra finita, eppure il Catania, persino quello di questi tempi, trova una reazione d’orgoglio e si butta subito in avanti. Proprio al 91’ è l’ex Siena Emanuele Calaiò a siglare il definitivo 2-2 sfruttando un perfetto assist del solito Mazzotta, sempre più devastante sulla fascia sinistra.
La gara si chiude qui e all’undici di Marcolin non restano altro che i rimpianti.
Il Catania rimane penultimo e alla vigilia di tre trasferte consecutive, un vero tour de force, il cammino verso la salvezza si fa sempre più ripido.