Ritornano Le Iene a Catania, ma questa volta il servizio di Casciari è sui morti di Lampedusa che attendono una sepoltura nel cimitero di Catania dallo scorso maggio.
I profughi disperati dalla Libia vogliono salire su imbarcazioni di fortuna per raggiungere l’Italia. Il minimo per la tratta è 2000 euro, ma il viaggio che devono affrontare è da incubo e spesso può tramutarsi in “ecatombe in mare”.
Il 12 maggio tentando di raggiungere Lampedusa ci furono 200 morti e solo 17 corpi furono recuperati e portati a Catania per essere seppelliti. Durante il solenne funerale con rito cristiano e musulmano il sindaco, Enzo Bianco, ha promesso la sepoltura affermando: «Abbiamo il dovere di far sentire una carezza».
Sono parole del 27 maggio 2014, ma dopo i funerali i corpi furono portati all’obitorio del cimitero di Catania e messi nelle celle frigorifere attendendo di essere tumulati nel loro loculo, ma il servizio televisivo testimonia che a distanza di quasi un anno la sepoltura non è ancora avvenuta.
Se non bastano i filmati come testimonianza arriva anche la conferma di un impiegato che afferma: «Sono tutte dentro le celle! (…) Non sono stati tumulati!» e quando Casciari chiede: «Ma tutte quante?» la risposta è: «Si, cadavere non identificato».
Le celle, da nove mesi, sono occupate dai migranti di Lampedusa e i nostri defunti, non essendoci posto, prima di essere tumulati , sono messi dove capita, anche di fianco la macchinetta del caffè. Il sindaco aveva promesso un monumento per seppellire i migranti, ma ancora non c’è nessuna testimonianza.
L’ironia della sorte ha voluto che mentre Le Iene girassero il servizio il sindaco inaugurasse la mostra “Naufragi”, così hanno fatto un piccola intervista, ma molto efficace al sindaco Enzo Bianco che afferma: «Le abbiamo accolte volentieri come era giusto che facessimo».
Quando gli viene chiesto perché sono lì risponde: «Ho voluto che avessero una sistemazione adeguata, e cioè un monumento che hanno quasi completato in un luogo centrale del cimitero».
Profonde le parole del sindaco, ma Le Iene avevano già visitato questo luogo centrale non trovando nessuna traccia del monumento, quando gli viene fatto notare Bianco risponde subito che avrebbe comunicato di persona l’avvenuto completamento dei lavori e che sarebbe stata un’attesa rapidissima.
Le Iene non hanno fatto in tempo a richiamarlo che già i lavori procedevano spediti. A volte i servizi televisivi ci aiutano a raggiungere un finale degno, sperando però che non si verifichino più casi simili.