Sempre piรน spesso al giorno dโoggi si sentono le solite frasi sulla mancanza di lavoro aggravata dalla nostra condizione di essere meridionali. Al Sudย โnon cโรจ nienteโ: questa frase risuona alle nostre orecchie continuamente.
Ma dire che non cโรจ lavoro รจ come sostenere che non ci sia niente da fare, come se tutto quello che poteva essere realizzato sia giร stato compiuto. Guardando da questa prospettiva le frasi che mi vengono in mente sono totalmente diverse. Ci lamentiamo sempre che qui molte innovazioni non sono ancora state realizzate, che alcuni marchi famosi non sono ancora a nostra disposizione e perfino che molti servizi rimangono non fruibili dalla collettivitร intera.
La realtร probabilmente sta nel fatto che รจ finito un ciclo economico e ne sta iniziando un altro, del quale bisogna avere il coraggio di accettare le nuove regole. Se speriamo ancora in un posto statale o di fare i commessi in un grosso centro commerciale probabilmente stiamo sbagliando strada.
Ci sono tante professioni nuove che si affacciano allโorizzonte e questo ci impone di non essere miopi.
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Vi racconto la mia storia. Vi racconto come un lavoretto che serviva per avere un poโ di soldi il sabato sera sia diventato il lavoro della mia vita.
A diciotto anni, appena iscritta allโUniversitร di Lingue di Catania, ho cominciato a tenere le mie prime lezioni private. Fin qui nulla di nuovo. Ma le cose stavano incominciando a cambiare, a peggiorare, per intendersi: con gli anni la mia facoltร si impoverรฌ sempre piรน fino ad essere accorpata a quella di Lettere. Lezioni a singhiozzo, professori a contratto esasperati dalla precarietร e dal magro stipendio; anche nella scuola le condizioni sono disastrose; le SISIS sono state chiuse, non cโรจ modo di abilitarsi e quindi non cโรจ motivo di sperare di entrare nella scuola statale, quella scuola dove molte delle nostre mamme o zie insegnanti hanno lottato per entrare, ma una volta raggiunto lโobiettivo hanno potuto tirare un lungo sospiro. E allora che fare? Intanto un bellโ Erasmus per poter avere quella famosa esperienza allโestero che ormai รจ diventata fondamentale per un buon CV. Vado e torno, e quel periodo allโestero mi rende ancora piรน consapevole di voler rimanere nella mia amata Sicilia e di voler realizzare quel semplice sogno di costruire una famiglia con il ragazzo che amo. Nel frattempo sono passati anni, moltissime lezioni private e unโesperienza di tutor didattico in un centro studi privato. Ok โ pensai โ un centro studi lo posso creare anchโio, devo trovare il socio giusto per iniziare, una sede e poi un commercialista che mi dica come gestire il tutto. Ma senza dimenticarmi di un dato a dir poco fondamentale: lโammontare del denaro disponibile per lโinvestimento era pari a zero o poco piรน. Tra tante peripezie alla fine ci riuscii: trovai il socio giusto, la sede giusta e la formula giusta. Fu cosรฌ che nacque ilย Centro Didattico Athena, il quale a poco a poco riuscรฌ a strutturarsi come un centro di formazione dal carattere eclettico, crocevia di persone poliglotte, amanti della scrittura e dellโarte.
Questa storia dovrebbe essere significativa e dimostrare che bisogna avere il coraggio di credere che con passione e intelligenza รจ possibile realizzare dei progetti professionali. Chi lโavrebbe detto? Si dice che i piรน deboli nel mondo del lavoro siano i giovani, i meridionali e le donne. Io sono una giovane donna meridionale e rappresento lโeccezione alla regola.