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PDay – Renzi: “Se sconfitto, nessuno griderà a brogli”

Forse quest’Italia non era pronta per essere “rottamata” oppure ha vinto il fascino del “segretario”, più sicuro ed affidabile dell’irruente Renzi? Il fatto sta che in questa prima domenica di dicembre finalmente è stato scelto il candidato premier del PD: “Pierluigi Bersani”, che ha ottenuto il 60,9% su 2/3 di schede scrutinate.

E’ stato registrato un calo alle urne rispetto alla settimana scorsa, erano 2,3 milioni gli italiani accorsi al voto fino alle 17.30. Chissà, forse la causa, si può anche addebitare alla settimana di fuoco passata da Bersani e Renzi a cui hanno partecipato tutti gli italiani in diretta, gli scontri mediatici hanno avuto inizio dalla pubblicità “poco lecita” portata avanti dal giovane Renzi,accusato di aver violato il codice di comportamento, soprattutto in merito al messaggio con cui s’invogliava il popolo al voto e con riferimento alla possibilità di nuove iscrizioni per il ballottaggio, poi si è spostata su questioni sempre più “personali”, lo stesso Bersani ha accusato il suo rivale di non pronunciare mai la parola “destra”. Un via vai di dichiarazioni hanno accompagnato questa giornata che si è conclusa fin troppo presto dopo tutto il tumulto creatosi all’interno del partito che ha dovuto fronteggiare una serie di polemiche per un cambio generazionale originatosi tra i due contendenti alla poltrona di premier.

Il giovane Renzi ha perso, anche perché una buona fetta di popolo e giovani crede che le idee innovative non per forza devono appartenere solo ed esclusivamente “ a giovani rottamatori ” , già alle 21.30 Renzi ammette la sconfitta in un contesto dove lui stesso dichiarava di aver ottenuto una grande vittoria, dal canto suo la delusione è cogente ugualmente, dinanzi l’evidenza non si è mai preparati, infatti decide di annullare la partita di calcetto in programma oggi pomeriggio a causa dei primi risultati che il suo staff aveva raccolto. Ecco come ha commentato la sconfitta: “Lui ha vinto e noi no, congratulazioni. Nessun rimpianto. Abbiamo offerto due modelli di centrosinistra. Dobbiamo prendere atto che la nostra idea non è stata vincente.” Si appella a Bersani anche: “Bersani deve andare a parlare all’Italia che è rimasta fuori dal gazebo”. Ancora prima su Twitter posta: “Era giusto provarci, grazie di cuore a tutti”.

Qualcuno commenta il suo stato:” Finalmente Renzi ha fatto qualcosa di sinistra, ha perso”, lo stesso sindaco di Firenze ridendo lo elogia come commento più vero e simpatico.

 Nonostante i problemi accorsi oggi in Toscana e Lombardia riguardo al conteggio dei voti, su cui Renzi ha dato la parola di non voler portare avanti alcun ricorsi, adesso Bersani si gode la vittoria, accolto nella capitale sulle note di “Chiedi chi erano i Beatles” al cinema Capranica, ringrazia Renzi per la telefonata ma ancora il vero scontro deve iniziare!

A proposito dell'autore

Elisa Pagana

Elisa Pagana nata a Bronte (Ct) il 05/09/1991 studentessa di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Catania. Fin da piccola il carattere molto estroverso e vivace l'ha portata ad occuparsi di animazione. Appassionata di sport, cultura, viaggi e lingue. Amante della lettura e scrittura. Oltre a collaborare con liveunict, partecipa ogni anno a stage internazionali a sfondo giuridico.