Molti lo conoscono su Youtube con il nickname MrSimonoh, è una delle webstar più seguite del catanese e appare spesso su canali di cui abbiamo già parlato, Davidekyo tra tutti. Il 3 Aprile è uscito il suo primo libro e Simone Vinciguerra, studente di Economia con il sogno di poter vivere di scrittura, ha scelto LiveUniCT per rispondere a qualche domanda.
https://www.youtube.com/watch?v=grXMusT6aHc
Siamo abituati a vederlo indossare parrucche e interpretare i pensieri di quasi tutti gli universitari, grazie al suo canale ha partecipato anni fa a Social King, programma di Rai2 che fu pioniere nell’esplorare il mondo di Youtube, quando ancora fare video non significava solo fare challenge su quanti marshmallow possono entrare in bocca senza soffocare. Di recente, lo abbiamo visto partecipare al video promozionale della startup tutta catanese Giromangiando.
Simone non è altro che un nostro collega, un normalissimo studente di Economia che tra un esame e l’altro ha sempre conservato la sua passione per la scrittura. Un po’ grazie al seguito ottenuto con i video e un po’ per la voglia di concretizzare quello che, se accompagnato da una forte dose di fortuna, può diventare un lavoro, ha deciso di concludere e pubblicare, sia in ebook che in cartaceo, il suo primo romanzo, “Blackout” (Pagina Facebook)
Come ti fa sentire il fatto che degli sconosciuti leggeranno e giudicheranno un tuo lavoro così importante e su cui hai riposto molta fiducia?
“È quello che aspettavo da anni. Quindi non posso che essere felice, anche se ammetto di essere anche agitato”.
Come mai proprio la fantascienza, un genere così complesso e pieno di fan pronti a fare paragoni non troppo consoni?
“Non credo che la gente farà paragoni. Che io sappia, la mia storia è originale. Non mi sono ispirato ad altre opere per cui non credo che qualcuno possa trovare delle somiglianze. A meno che non abbia scritto delle scene simili ad altri autori che non ho letto, ma sarebbe solo un caso. Comunque, ho scelto la fantascienza perché mi hanno sempre affascinato i futuri distopici. Ad esempio, sono un amante di Fallout. Il terzo capitolo di quel gioco mi è stato di grande ispirazione, per certe ambientazioni, durante la stesura. Inoltre, questo genere si legava perfettamente a un’idea che avevo in un certo periodo della mia vita, ma soprattutto al sogno che ha dato vita al libro. Alla fine dell’ebook c’è un capitolo extra dedicato proprio a questo”.
Ci sarà un seguito? Pensi che ciò potrebbe diventare la tua professione?
“Un seguito? Solo chi arriverà alla fine del libro lo scoprirà. Così è troppo semplice! Sarebbe bello se diventasse la mia professione, ma siamo in Italia, io sono semisconosciuto e non ho amicizie importanti. Gli italiani leggono poco, e spesso solo biografie di gente già famosa. I veri lettori sono pochi… ma chi può dirlo? È una delle mie ambizioni, questo non lo nego”.