Lottie è una ragazzina di sedici anni. Lunghi capelli biondi e due occhi grandi che guardano avanti, verso il futuro: è questo il ritratto che Lottie regala all’obiettivo asettico del suo telefono di ultima generazione. Ed è questa l’immagine che regala a noi, spettatori attoniti di uno spettacolo che ha per protagonista una teenager inglese e il suo corpo esile, eppure considerato tanto ingombrante. Una ragazzina sazia di poco cibo e ingorda di normalità.
Quella stessa normalità che per qualcuno è soltanto ”una brutta parola”, per Lotte potrebbe, invece, rappresentare il pasto più dolce. Pochi chili e tanta forza di volontà. Questa è Lottie, una ragazzina che ha placato la fame di quel mostro che stava divorando la sua vita. Un mostro chiamato anoressia. Una ragazzina che oggi deve nuovamente scendere in campo e riprendere quelle armi da troppo poco tempo deposte. Lottie oggi ha un nuovo rivale da combattere: le autorità della Northern High School, una scuola privata da 12.000 sterline annue, che, al momento, si rifiuta di ammettere la studentessa, in quanto potrebbe rappresentare un cattivo esempio per gli altri studenti. «La cura e il benessere dei nostri studenti sono un’assoluta priorità – ha dichiarato la preside – e come scuola siamo pronti a favorire il reintegro di Lotte. Riteniamo però che sia meglio attendere ancora un po’ prima di riammetterla alle lezioni. È necessario, a nostro parere, che la ragazza stia meglio perché possa riprendere la routine quotidiana».
Al momento, dunque, la teenager inglese non può tornare a scuola. Un altro boccone difficile da digerire. Un’altra battaglia per Lottie, che dopo anni di lotta con il peso della bilancia, dovrà adesso confrontarsi con il peso ingombrante di un pregiudizio molesto.