Sono 1400 i posti disponibili per il concorso di assistenti giudiziari e le domande pervenute sono più di 300 mila. Le prove hanno avuto inizio l’8 maggio, dove in tanti hanno cercato di svolgere, tra disagi e imprevisti, il test.
Il concorso per assistenti giudiziari è un’occasione ghiotta per chiunque sia in cerca di lavoro. Tra i requisiti era previsto il possesso di diploma e chi vincerà la gara potrà essere assunto entro un anno a tempo indeterminato. C’era d’aspettarsi una grande partecipazione, se si considera che è il primo concorso per l’assunzione nel settore della giustizia dopo vent’anni.
Sono soprattutto i laureati ad aver fatto domanda: circa il 53% contro il 47% dei diplomati. In tutta Italia, il 68% dei candidati proviene dal Sud, mentre il 21% dal Centro e l’11% dal Nord. In particolare, dalla Sicilia hanno fatto domanda in circa 62 mila. Il test prevede 50 domande in 45 minuti di tempo. E in molti hanno dovuto affrontare disagi e imprevisti.
“Il giorno della prova preselettiva c’è stato qualche disagio, – spiega Francesco, che dalla Sicilia ha raggiunto Roma per il concorso – perché i computer si bloccavano e non permettevano di proseguire il test. Di mattina è successo a 100 candidati, che sono stati invitati a ripresentarsi il pomeriggio stesso per svolgere la prova. E anche a me e ad altri candidati del mio turno è successa la stessa cosa. Dopo 4 minuti circa, stavo per rispondere alla terza o quarta domanda, e all’improvviso si è bloccato il computer. Mi è comparsa la schermata che indica la fine del concorso e mi si richiedeva di inserire la password di chiusura, cosa inimmaginabile per me che non avevo nemmeno iniziato. Nessuno ha risolto il problema e sono passati i miei 45 minuti”.
“Mi è stato chiesto quindi di ripresentarmi l’indomani, – continua – ma io non potevo, avendo già prenotato un volo. Alla fine mi hanno permesso di rifare il test da solo, quando tutti avevano terminato”.