I giovani di oggi hanno da tempo abbandonato l’idea del posto “statale”, quello che alla generazione precedente concedeva qualche sicurezza in più. Lavorare per esempio nella Pubblica Amministrazione era ormai considerata un’utopia.
Era attesa però la mossa della ministra Marianna Madia per rinnovare ed aprire nuove posizioni nella pubblica amministrazione.
Arriva infatti la notizia di più di 1300 assunzioni pronte ad essere sbloccate e circa 800 nuove assunzioni per un totale di più di 2000 nuovi posti di lavoro che rappresenterebbero una nuova boccata d’ossigeno per l’occupazione italiana.
In dettaglio saranno 1315 le nuove assunzioni di cui 12 rivolte ai dirigenti, 301 al Ministero dei Beni Culturali, 259 all’Inps e 130 al Ministero della Giustizia – dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
La riforma prende in carico anche il problema del precariato: infatti per coloro i quali in seguito al superamento di un concorso ma sono stati assunti con contratto di lavoro precario è previsto un piano straordinario. Per coloro che, senza concorso, siano stati impiegati per oltre un triennio, saranno previsti concorsi con posti riservati.