Non c’è potere più grande di quello che può scaturire da un’ondata di persone che credono negli stessi ideali: il 4 e il 5 febbraio è stata messa in atto una prova di determinazione che ha avuto come protagonisti donne e uomini di ogni età.
Si tratta dell’assemblea plenaria di NonUnaDiMeno, che si è svolta a Bologna e che ha visto la partecipazione di 2000 attiviste agguerrite che hanno discusso e portato proposte, idee e progetti su otto tavoli tematici:
- lavoro e welfare,
- femminismo migrante,
- diritto alla salute sessuale e riproduttiva,
- educare alle differenze,
- percorsi di fuoriuscita dalla violenza,
- sessismo nei movimenti,
- narrazioni della violenza attraverso i media,
- piano legislativo e giuridico.
Otto punti che saranno alla base della mobilitazione femminista che si svolgerà proprio nella prossima Giornata Internazionale della donna che, finalmente, potrà tornare a essere un momento sentito e non una ricorrenza stereotipata o un incontro di amiche che passano la giornata in festeggiamenti vacui. Gli “8 punti per l’8 marzo” saranno il riferimento per l’organizzazione di mobilitazioni territoriali per aderire allo Sciopero globale delle donne. Ci sarà un’astensione reale o simbolica dal lavoro produttivo e riproduttivo e il coinvolgimento di donne dentro e fuori i luoghi di lavoro. Sarà una protesta attuata con modi anche inediti, durerà 24 ore, i suoi colori saranno il nero e il fucsia e il simbolo la matrioska di Nonunadimeno.
Da precisare, a scanso di equivoci, che si tratta di una giornata di ribellione che non è rivolta solo ed esclusivamente alle donne, ma che comprende tutti coloro che vogliono mettere fine al patriarcato che da secoli irrompe con forza, fine alla divisione binaria tra i generi e fine alla mancanza di libertà decisionale sul proprio corpo.
L’8 marzo 2017, in contemporanea con il resto del mondo, si incroceranno le braccia, interrompendo (come hanno affermato le attiviste) “ogni attività produttiva e riproduttiva: la violenza maschile contro le donne non si combatte con l’inasprimento delle pene ‒ come l’ergastolo per gli autori dei femminicidi in discussione alla Camera ‒ ma con una trasformazione radicale della società. Scendiamo in strada ancora una volta in tutte le città con cortei, assemblee nello spazio pubblico, manifestazioni creative.”
Anche Catania parteciperà attivamente allo sciopero con diverse iniziative come il corteo serale/notturno sul modello di Take Back the Night. Per rimanere aggiornati sui movimenti portati avanti, è possibile seguire la pagina Facebook NonUnaDiMeno.