L’Asl annulla un concorso effettuato in primavera per un ruolo amministrativo nel settore veterinario. Tuttavia la gara non sarebbe senza vincitori, dal momento che una sola candidata è stata idonea al concorso su altri 64.
Il bando di concorso, svoltosi a Pavia, prevedeva tre convocazioni per rispondere a tre blocchi di domande, con idoneità per minimo 6 punti su 9. L’unica idonea supera il test con 8 punti. Dovrebbe essere quindi la vincitrice e assicurarsi il posto di lavoro indetto dal concorso. Invece, l’azienda sanitaria decide che le domande del test sarebbero state di eccessiva complessità, per cui andrebbe annullato l’intero concorso, con la motivazione della “tutela dell’interesse pubblico” per cui sarebbe “necessario procedere all’annullamento in autotutela degli atti endoprocedimentali”. Così tutti i candidati non idonei sarebbero richiamati a effettuare un test più semplice.
Ovviamente, l’unica idonea al concorso procede al ricorso al Tar tramite avvocati. Infatti, più che parlare di “tutela dell’interesse pubblico” si penserebbe alla probabilità di far vincere qualcuno non per il proprio merito, cosa che potrebbe accadere con il nuovo test.
D’altra parte le domande previste prevedevano risposte che un candidato per il settore veterinario dovrebbe conoscere, come anagrafe zootecnica e l’ utilizzo di Word ed Excel per disbrigo di pratiche aziendali.